AIR ITALY, PRESIDENTE FONTANA: NO A LIQUIDAZIONE, SOLUZIONE PERCORRIBILE E’ SOCIETA’ MISTA PUBBLICO PRIVATA

“No alla liquidazione. Sarebbe l’evento
piu’ negativo, perche’ significherebbe la fine del patrimonio
aziendale, industriale e strutturale di Air Italy. Ho chiesto al
ministro, che ringrazio per l’impegno che sta profondendo su
questo tavolo, di ottenere subito informazioni complete e ampie
sulle condizioni finanziarie della societa’, per capire quali
soluzioni alternative possano esserci. Una strada percorribile
potrebbe essere quella di una societa’ mista, tra pubblico e
privato, con l’impegno del pubblico, che una volta riportata in
‘bonis’ la societa’, consenta di cedere delle quote al privato.
Comunque qualunque altra ipotesi venga avanzata deve essere
presa in considerazione”.

Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana
al termine del Tavolo, convocato dal Ministero dei Trasporti,
questa mattina, a Roma, per discutere della crisi di Air Italy.

“La crisi di Air Italy – ha aggiunto il presidente –  grave per
il modo per cui si e’ manifestata e per i rischi che scarica
sulle comunita’ e, soprattutto, sui i lavoratori, e’ pero’ anche
l’occasione per tracciare uno spartiacque nella storia delle
crisi industriali. E’ il momento di affrontare una crisi
industriale in un modo un po’ diverso cercando di avere un vero
piano industriale che definisca gli obiettivi da raggiungere e i
risultati da ottenere. Basta subire tempi e modi di scelte non
sempre trasparenti da parte delle aziende. Dobbiamo approcciare
questo tipo di problemi in maniera nuova. Basta mettere pezze e
subire le scelte altrui. L’Italia e’ l’unico Paese privo di una
politica industriale sui trasporti. Abbiamo un grande patrimonio
in termini di aeroporti, traffico aereo e passeggeri, ma non
siamo in grado di sfruttarlo”.
“Intanto – ha concluso Fontana – bene l’annuncio del ministro De
Micheli sulla decisione del Governo di attivare la cassa
integrazione per cessazione con il ‘decreto Genova’, che
consentira’ di avere piu’ tempo per gli interventi strutturali
necessari”. 

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