AIR ITALY, UNA SITUAZIONE DI EMERGENZA PER TUTTA L’INSUBRIA: L’APPELLO DI “ALPI”

Arona (No) – “Lo stop di Air Italy e il blocco dei voli diretti da e per la Cina ha fatto tornare alla ribalta l‘aeroporto di Malpensa, che dopo 4 anni consecutivi di crescita costante, potrebbe causare un danno sull’occupazione e sull’indotto. Un terremoto.

L’aeroporto di Malpensa è uno dei più importanti scali in Europa. Per l’Insubria, fonte primaria di occupazione e lavoro. La liquidazione di Air Italy rappresenta il secondo de-hubbing dalla dipartita di Alitalia. Air Italy “pesa” sul sistema aeroportuale milanese per circa un milione e mezzo di passeggeri l’anno (1/5 del traffico totale di Malpensa).
Il piano industriale prevedeva addirittura 50 nuove tratte intercontinentali ma si è interrotto dopo solo 2 anni dalla nascita della nuova compagnia. Lascia perplessi che un’azienda di tali dimensioni non abbia cercato una via di uscita, informando il governo e gli organi istituzionali, della grave crisi in cui stava versando, ma ha deciso di chiudere da un giorno all’altro.

La nostra area insubre è fortemente influenzata a livello occupazionale dal vicino aeroporto. Non possiamo più permetterci di perdere posti di lavoro. Neanche uno. Attendiamo nelle prossime ore l’incontro tra il ministro De Micheli e le varie parti interessate. Che trovino una via d’uscita, una soluzione. Per una volta, sarebbe realmente opportuno aiutare anche altri vettori in difficoltà, come è stato fatto per Alitalia”.

Il Comitato Direttivo ALPI – Associazione Libera Per l’Insubria   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *