Circolo Sestese, Campus 2020: una certezza

Socializzazione, apprendimento, inclusione, divertimento: sono gli elementi-cardine sui quali si basa l’ormai consolidata realtà del Campus Sestese, che si ripropone per la prossima estate come ‘avventura privilegiata di crescita’.

“Dal 1997” spiega il presidente del Circolo Sestese Alberto Quaglini “la nostra associazione promuove il Campus avvalendosi di prestigiose collaborazioni, come quella ultraventennale dell’ASD Mago Libero e la più recente partnership degli Amici di Tommy e Cecilia Onlus”.

Quaglini – nel corso della conferenza stampa tenutasi a Sesto Calende per illustrare finalità e programmi dell’edizione 2020 – precisa: “vogliamo soprattutto fare chiarezza e rassicurare: le nostre attività sono confermate, anche se ci sono ancora alcune incognite legate alle sedi utilizzabili. Ma l’Amministrazione Comunale ci ha garantito che anche il Parco Europa sarà concesso al nostro Circolo per svolgere le attività formative e ludiche. 

“Attendiamo di eseguire un sopralluogo” aggiunge la presidentessa di ASD Mago Libero Valeria Spinelli “per programmare i corsi insieme ai nostri soci: una trentina di giovani fra i 19 e i 30 anni che mettono a disposizione dei ragazzi ogni anno le proprie competenze sportive e artistiche”.

L’obiettivo del Campus è ben spiegato dal presidente Quaglini: “condividere passioni e sensibilità e suscitare, attraverso stimoli concreti, curiosità nelle giovani generazioni.

E, ancora, motivare i ragazzi, sollecitare in loro delle domande sui temi sociali, abituarli a discutere su questioni che li coinvolgono.

Per favorire questo abbiamo introdotto anche la disciplina del ‘debate’, ossia il dibattito fra loro”.

Questa è una delle novità della prossima edizione.

Ma ce ne sono altre: a cominciare dalla collaborazione con l’Atelier Luigi Bassetti e l’introduzione della robotica; un ambito molto intrigante per i giovanissimi.

Una terza novità riguarda l’ampliamento delle attività sportive e l’introduzione del Baskin (un basket giocato sia da giocatori disabili sia normodotati) per favorire l’inclusione sociale anche dei bambini diversamente abili.

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