CORONA VIRUS? NO GRAZIE VOGLIO ESSERE CONTAGIATO DALL’ENTUSIASMO

Siamo tutti confinati nelle nostre abitazioni in preda a questa pandemia da Corona Virus, e chi non è a casa è accalcato in un qualunque supermercato in piena isteria da quarantena… ed è così che smanettando annoiatamente sui social inciampo in un articolo su Linkedin che mi incuriosisce, già dal titolo… leggo rifletto e condivido:
” I ragazzi di oggi sembrano stanchi, poco capaci di riconoscere le proprie potenzialità e competenze come se fossero delusi ed infelici.
Ma è davvero così?

Forse si e forse no…non ho le risposte ma mi limito ad osservare.
Oggi sembra che siamo tutti maggiormente concentrati sulle nostre ansie piuttosto che dedicarci agli stimoli, positivi, cui siamo costantemente sottoposti.
Un approccio tendenzialmente autodistruttivo che ci rende incapaci di trasmettere energia positiva.
L’entusiasmo, ovviamente, va promosso, ricercato e protetto.
L’abitudine, i continui “doveri” di tutti i giorni (il lavoro, la famiglia ecc…) ci fanno spesso dimenticare la bellezza della vita.
Ecco, talvolta, siamo così appiattiti sul quotidiano che la nostra anima, compressa dalla ragione, non riesce più ad entusiasmarsi.
Quanti di noi hanno amici ammalati, gravemente ammalati; eppure ce la caviamo con un “poverino” ma non riusciamo ad entusiasmarci della vita, della bellezza di una giornata di sole.
Forse perché, per educazione, l’entusiasmo riconduce a qualcosa di infantile, passeggero, fine a se stesso.
E la paura del fallimento uccide l’entusiasmo sin dal suo manifestarsi.
L’entusiasmo, viceversa è spontaneo, è puro; si rivela un antidepressivo naturale.
Ricordo, talune lezioni universitarie dove docenti spenti non erano in grado di trasmettere la passione ai propri discenti.
Eppure siamo il popolo dalle mille risorse.
Allenarsi all’entusiasmo significa allenarsi alla vita ed alle sue dure prove.
Come si coltiva allora l’entusiasmo?
In primis, con la voglia di volare sempre più in alto; non per elevarsi sopra le altre persone ma per vivere sino in fondo. Come in un video – games la vita è fatti di livelli, il passaggio a quello successivo ci darà sempre lo stimolo per affrontare il nuovo che ci si presenta.
Dobbiamo auto – stimolarci; l’entusiasmo alimenta altro entusiasmo.
Lo studio e la conoscenza sono strumenti validi.
E quando parlo di studio e di conoscenza non mi riferisco a laure a master post – graduate ma a qualcosa di più.
La musica, la lettura, la pittura, la scultura ecc…
Secondo uno studio dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, pubblicato nel mese di ottobre 2017, ha accertato che gli adolescenti trascorrono mediamente dieci ore della loro giornata sui social network.
Dieci ore…sono tante… è un’intera giornata!!
Pensate che bello se di quelle dieci ore almeno la metà la dedicassimo ad altro; ad esempio…un’ora di lettura, un’ora di contatto con la natura, un’ora di musica, un’ora di incontro con le persone (incontro fisico non in chat) ed un’ora di meditazione.
Si la meditazione…non quella cosa astratta da eremita della montagna…fantasia del nostro credere comune.
La meditazione come momento in cui, a fine giornata, si tirano le somme, si guarda avanti, si sogna.
E’ su molti sogni che molte attività umane, imprenditoriali e non, sono diventate realtà.
E allora facciamoci contagiare dall’entusiasmo.
Siamone costantemente portatori sani.
Eliminiamo tutto ciò che ci crea ansia.
E quando vi metteranno in crisi cercando di tarparvi le ali dell’entusiasmo ricordate l’etimologia della parola entusiasmo; en (dentro) e thèos (Dio).
Essere entusiasta significa letteralmente avere un Dio dentro di sé.
E tanto ci deve bastare !
Stefano Ghilotti ”

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