Lotta all’evasione con l’Agenzia delle Entrate senza dirigenti?

di Giuseppe Criseo

Alcuni passaggi giuridici dimostrano quanto avviene:

le posizioni organizzative prefigurate dal legislatore, per le funzioni ed il trattamento giuridico ed economico ad esse connesso, integrerebbero una vera e propria progressione di carriera alla quale dovrebbe accedersi con concorso pubblico e non con una selezione interna con possibile violazione degli artt. 3, 51 e 97 Cost.. (2);

  • L’attribuzione di funzioni dirigenziali, in assenza di pubblico concorso ed a soggetti che sono privi della relativa qualifica, ha indotto il Tribunale a ritenere che la finalità perseguita dall’art. 1 comma 93 l. n. 205/17 possa essere violativa dell’art. 136 Costituzione.

 Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa e Flp si stanno attivando vista la penuria di dirigenti: «stanno operando – fanno sapere i sindacati – con una carenza di personale che non permette ormai nemmeno più di coprire i servizi essenziali, figuriamoci fare la lotta all’evasione fiscale.

Inoltre, i lavoratori non percepiscono da oltre due anni il salario di produttività, nonostante tutti gli obiettivi fissati dalle convenzioni con il Ministero dell’Economia siano stati puntualmente raggiunti.

A tutto questo si aggiunge il taglio continuo dei fondi per i lavoratori, un’organizzazione obsoleta e la paralisi dovuta all’assenza di un interlocutore, in quanto la politica non è stata capace di nominare né i direttori dell’Agenzia, nomine di competenza governativa, né i comitati di gestione, la cui nomina spetta invece al solo Ministro dell’Economia». (fonte Corriere.it)

Le nuove posizioni potrebbero essere bloccate dalla Corte Costituzionale il 25 febbraio, e non ci sono soldi:”l ’Agenzia non ha il personale per fronteggiare una probabile emergenza (Brexit) né i soldi per il pagamento dei servizi istituzionali e delle indennità previste per legge. Stiamo difendendo i nostri salari ma soprattutto il nostro diritto/dovere di lavorare per lo Stato e i suoi cittadini in maniera concreta ed efficace, con un’organizzazione moderna e funzionale»
Manca personale e risorse affermano i sindacati:

“In questa situazione – affermano in una nota i sindacati – sarà impossibile contrastare l’evasione fiscale e garantire equità e servizi adeguati ai cittadini e alle imprese

Come si è arrivati a questo punto?

Nel 2015 il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi aveva dichiarato: «Noi abbiamo bandito una serie infinita di concorsi», ma «misteriosamente i nostri concorsi non arrivano mai alla fine».

La dirigente aveva ipotizzato di  «valorizzare anche figure intermedie, con minori necessità di competenze manageriali», per risparmiare soldi…

Nel frattempo ricorsi, burocrazia, mancanza di fondi, mancanza di linee politiche lungimiranti e idee poco chiare sulla struttura, con ” il TAR cheha richiamato la giurisprudenza della Corte secondo cui, l’efficacia preclusiva, nei confronti del legislatore, del giudicato costituzionale riguarda ogni disposizione che mira a “mantenere in piedi o […] ripristinare, sia pure indirettamente, […] gli effetti di quella struttura normativa che aveva formato oggetto della […] pronuncia di illegittimità costituzionale” (sentenza n. 72 del 2013) ” (giustizia amministrativa)

Cosa succederà è difficile prevederlo anche alla luce dell’instabilità poltica cronica ma comunque Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa e Flp, daranno seguito al “Fisco Day” dello scorso 23 gennaio, la protesta dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Resta da capire come si possa pretendere che l’Agenzia delle Entrate possa provvedere alla lotta all’evasione, nonostante gli sforzi immani del personale, senza un chiarimento da parte del Governo.

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