Sesto C. Mirko Migliarino, 840 mila euro di tasse in più


Bilancio 2020: 840.000€ di tasse in più, qualche bella parola ma nessun impegno 

Martedì 18 febbraio si è finalmente tenuto il consiglio comunale sul bilancio, dopo che questo tema era stato rimandato una prima volta anche perché la maggioranza non aveva inviato la documentazione completa entro i termini previsti dal regolamento. 

Il bilancio presentato dal Sindaco Buzzi e dalla sua giunta prevede 840.000 € di tasse in più all’anno con l’addizionale comunale Irpef portata al massimo per tutti e picchi di aumenti del 22% per l’IMU sulle attività commerciali. Negozi e botteghe, in base alle rendite catastali medie della Provincia, pagheranno in media 330 euro in più solo di tasse comunali, mentre studi e uffici 250 euro in più. 

Sesto 2030 ha presentato diversi emendamenti e proposte concrete per cercare di migliorare il più possibile il bilancio proposto:  l’obiettivo è innanzitutto una maggiore trasparenza e poi l’impegno da parte dell’amministrazione a reinvestire almeno una parte delle entrate su iniziative a vantaggio delle attività e dei servizi ai cittadini. 

Abbiamo chiesto di destinare più fondi per i servizi ausiliari all’istruzione, per esempio, reperendo le risorse o da una piccolissima riduzione degli stipendi della giunta (circa 50 euro al mese: un gesto simbolico visto che anche i cittadini si vedranno una riduzione in busta paga) oppure prendendoli dalle manutenzioni stradali dove sono stati allocati 220.000 euro in più rispetto alla media degli ultimi anni ma entrambi sono stati respinti, senza alcuna motivazione. 

Gli aumenti previsti per Irpef e Imu quindi non forniranno nuovi servizi, nè finanzieranno nuovi investimenti, ma serviranno in gran parte per effettuare le manutenzioni trascurate negli scorsi anni e non più procrastinabili.

 «Non crediamo che queste siano le giuste strategie per incentivare il lavoro e gli investimenti a Sesto Calende, anche perché l’attuale maggioranza non riesce a spendere neanche i soldi già incassati per lo sviluppo del territorio, come per esempio i contributi compensativi versati da Esselunga a sostegno del piccolo commercio. Siamo scettici su questo approccio, che denota, ancora una volta, una scarsa visione di medio/lungo periodo: gli investimenti previsti per i prossimi anni sono solo frutto di “speranze” di finanziamenti statali (e nemmeno bandi, tra l’altro). Quali servizi in più sono previsti a fronte di questi aumenti? Cosa ha pensato l’amministrazione per favorire il commercio e le attività produttive, che sono tra coloro che pagheranno di più?».

In sede di discussione del regolamento IMU noi abbiamo proposto agevolazioni per le attività in difficoltà e incentivi per i giovani che vogliano intraprenderne di nuove. 

Altra novità del bilancio 2020 è stata l’introduzione dell’imposta di soggiorno, con tariffe giornaliere per i turisti che vanno da 1,50€ a testa per chi alloggia in b&b fino a 3€ a persona per chi alloggia in alberghi 5 stelle: mediamente il 40% in più rispetto a quanto si paga nei comuni limitrofi che l’hanno già applicata. Pur non essendo contrari di principio a questo provvedimento, abbiamo chiesto che almeno queste entrate non servano a coprire buchi di bilancio, ma che vengano investiti per lo sviluppo turistico della città con una rendicontazione trasparente su iniziative concrete di rilancio e promozione del turismo. «Per esempio si potrebbe realizzare una stazione di Bike sharing, un’app della città, la valorizzazione dei sentieri boschivi. Ma la cosa più importante deve essere un confronto costante con gli operatori del settore e una co-progettazione con essi degli investimenti». La maggioranza a parole ha assicurato che le entrate dell’imposta andranno realmente per il turismo ma di prendersi la responsabilità di rendicontare e confrontarsi con gli operatori non ci ha pensato minimamente: emendamenti bocciati. Parole al vento e nessun impegno formale – così anche per la lotta alle strutture abusive, per la quale hanno dichiarato che si impegneranno ma l’emendamento che avrebbe messo nero su bianco la proposta hanno pensato bene di bocciarlo. 

“Con tutto lo sforzo non riusciamo davvero a dare fiducia ad una maggioranza restia a dare informazioni alle minoranze, che ogni tanto spende qualche buona parola sulla bontà delle nostre proposte ma poi non concretizza mai tali dichiarazioni con un appoggio formale delle stesse: è troppo facile parlare e promettere e poi non prendersi nessun tipo di impegno concreto. Così non va: cosi noi possiamo di certo dire ai cittadini di stare tranquilli. Quando si affidano i propri soldi a qualcuno perché li amministri ci si fida solo se poi si sa con certezza quei soldi come sono stati spesi; se le riposte mancano, sono vaghe o discordanti, rinnovare la fiducia e sperare in un vero dialogo è difficile.”

Sesto Calende, 18 gennaio 2020

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