BIMBO MORTO, DISAGIO DEL MONDO
Il bimbo morto che sembra dormire ha colpito il mondo civile e come poteva essere diversamente!
La morte è qualcosa che non ci riguarda fino a quando non sia ammalati o anziani tanto da perdere le forze, oppure quando riguarda un amico, un parente o un conoscente che ci manca.
Il bambino invece, nella sua semplicità e per la sua dolce età sembra dormire indifferente alle questioni politiche, sociali ed economiche.
Sta zitto e fa parlare.
Fa parlare tanto ma ancora di più fa riflettere perchè non potrà più giocare con i suoi coetanei, non potrà sorridere alla mamma e ai fratelli o al padre, non potrà combinare qualche marachella, non potrà gioire, soffrire o gioire per un gioco, una malattia o una bella notizia.
Finito tutto.
E noi stiamo a guardare, ma non pensiamo che potrebbe essere nostro figlio, a noi certe cose non accadono e non potrebbero accedere, noi stiamo bene, magari non tutti, ma abbiamo forse quel poco che ci serve per vivere e lottare per la vita.
Non sappiamo cosa ha provato, ma ha lottato anche lui consapevolmente o no, per legge di natura.
E alla fine non ce l’ha fatta.
Non è questione religiosa o non solo, morte e vita sono aspetti di tutti, cattolici e islamici, religiosi o atei.
Tocca tutti e tutti sono toccati, per fortuna o sfortuna a seconda dei casi.
Lui non ha potuto scegliere se vivere o morire, c’è chi può e ha potuto o potrà a certe condizioni.
Il destino? Gli uomini? La politica? Gli è capitato per sfortuna?
La massima che ho trovato per non dimenticare è la seguente:
“Chi muore giace e chi vive non si dà pace”
Riposa in pace.
Giuseppe Criseo
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