Guenzani e PD: su Amsc poche idee, molto confuse, nel silenzio di chi dovrebbe occuparsi del welfare.

Riceviamo e pubblichiamo comunicato dal gruppo di Forza Italia di Gallarate
forza italia

Guenzani e PD: su Amsc poche idee, molto confuse, nel silenzio di chi dovrebbe occuparsi del welfare.

Un epilogo che non ci sorprende, una amara realtà targata PD, SEL, Cè V e IDV.

Notiamo come con cura e “mestiere” i termini, in base alla convenienza, cambino, ovvero, ciò che con fare inquisitorio e velenoso è stato propagandato come un “buco” finanziario, oggi, è stato ridimensionato ad una consueta esposizione finanziaria. Normale per una azienda che investe nello sviluppo dei suoi servizi e nel proprio futuro, quello che abbiamo sostenuto in questi anno ? Rimane curioso capire ora dove vanno a finire i presupposti dell’aleatori sulle azioni di responsabilità !

Mai come oggi quegli investimenti dimostrano quali fossero le potenzialità di Amsc che la maggioranza di sinistra non ha saputo cogliere. O forse meglio dire voluto.

L’uscita allo scoperto di Lovazzano, con un sussulto di amara verità, che l’intera comunità avrebbe voluto sapere già in campagna elettorale, ha sicuramente agitato le acque della maggioranza, imponendo al sindaco ed al PD, di correre ai ripari.

Per ben due volte il PD è sceso in campo, con il nuovo “Renziano” On. Senaldi ed il capogruppo Ventimiglia, pronti a contraddire il proprio assessore al bilancio e parlando di un lungo processo di aggregazione e non di smembramento.

Il sindaco Guenzani è stato costretto ad ammettere che sul futuro di Amsc la maggioranza non ha preso ancora alcuna decisione e le dichiarazioni degli ultimi giorni di SEL, dell’IdV e del Gruppo Misto (targato PD), mettono in evidenza la totale spaccatura e lo scollamento di una maggioranza che sta implodendo.

Il silenzio di Cè V è la totale conferma della linea del “si salvi chi può” e che nessuno è disposto a prendersi le responsabilità di un immenso fallimento. Tanto meno l’assessore Silvestrini, che dovrebbe dire la sua sulla questione, considerando che quanto si prospetta potrebbe avere ripercussioni certe sul welfare cittadino.

È evidente che il PD vuole tenere coperta la prossima candidata a sindaco, evitando posizioni scomode in campagna elettorale, a differenza del collega Lovazzano che si è potuto distinguere, forse, perché cosciente che nulla avrà più a che vedere con il futuro di Gallarate.

Nel frattempo i conti li stanno sistemando vendendo la “bigiotteria”. Una “bigiotteria” che in parte ha già fruttato 12 mln di euro e sulla quale qualcuno ancora conta, pena la bocciatura di un bilancio utile alla campagna elettorale.

La miopia amministrativa, figlia dell’odio elettorale, non li ha portati a considerare che proprio la “bigiotteria” era la carta vincente. Quella da calare al tavolo di un progetto di aggregazione serio e non la presa in giro di oggi del sindaco nei confronti dei gallaratesi e dei lavoratori.

Il progetto di aggregazione doveva partire proprio da Commerciale Gas, la prima vera fonte redditizia da utilizzare come quota all’interno di una partnership nell’ambito della costituzione societaria che ha acquisito il bene gallaratese. Noi avremmo potuto esserne parte attiva, allora si che si sarebbe potuto parlare di aggregazione.

Chi amministra oggi prospetta solo la dismissione. Una scelta che sancisce l’era Guenzani, quella della politica dei “Vu cumprà”.

Coordinamento FI Gallarate
forzaitalia.gallarate@gmail.com

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