le aziende artigiane varesine hanno perso 9.231 addetti

Dal 2008 le aziende artigiane varesine hanno perso 9.231 addetti, scendendo dai 56.790 di quell’anno agli attuali 47.559, con una perdita complessiva del 16%. Il dato, elaborato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio su fonte , esprime appieno le pesanti conseguenze che, su questo settore portante per l’economia provinciale, sta avendo la crisi esplosa ormai oltre sei anni fa.

Considerando l’indice della produzione artigiana varesina pari a 100 nel 2005, oggi lo stesso valore è sceso a quota 67, dopo essere addirittura arrivato al punto più basso nel periodo gennaio-marzo 2013 con 64,3. Se per l’artigianato l’indice dista ora 33 punti da quello base del 2005, per l’industria il distacco si riduce a 2 soli, dopo aver toccato la massima differenza negativa di 12 punti nel secondo trimestre 2009.

Entrando poi nel dettaglio dell’analisi sull’occupazione, sono i comparti legati all’edilizia a registrare il calo più consistente: 2.376 addetti in meno nei lavori di costruzione specializzati e altri 2mila persi nella realizzazione di edifici.

Soffrono anche altri comparti storici dell’artigianato locale. Perde oltre 1.200 addetti la fabbricazione di prodotti in metallo e consistente è pure il calo sia del tessile in senso stretto che dell’abbigliamento (rispettivamente -633 e -495). In controtendenza invece la ristorazione (+270), i servizi dell’ambito “edifici e paesaggi” che includono la pulizia (+198) e le attività di installazione e manutenzione di macchinari e apparecchiature (+73).

«Sono dati che esprimono una situazione di difficoltà con cui gli artigiani devono confrontarsi giorno dopo giorno ormai da troppo tempo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio Renato Scapolan –. Resta però ben solida quella grande capacità di guardare avanti puntando sull’innovazione che da sempre è caratteristica propria dei nostri operatori. L’artigianato varesino sta esplorando nuovi percorsi. Mi riferisco a tutta la progettualità, che vede protagonista anche il mondo associativo, relativa all’inserimento dei modelli più avanzati nei processi produttivi: dalle stampanti 3D ai percorsi di creatività all’esplorazione di mercati non tradizionali, anche al di fuori dei confini italiani ed europei. Un modo lungimirante di proiettarsi nel futuro, superando i problemi contingenti».

Nonostante tante difficoltà, rimane infatti importante la presenza d’aziende artigiane sul territorio provinciale: sono 22.215 e rappresentano il 35,8% della realtà imprenditoriale varesina. Una percentuale decisamente superiore al dato nazionale (26,6%) e lombardo (31,2%).

Da un punto di vista congiunturale, inoltre, si evidenziano segnali incoraggianti: il tasso di variazione della produzione registra nel primo trimestre 2015 una crescita dello 0,5% di crescita rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. E anche tra gli imprenditori artigiani emerge un atteggiamento di fiducia. Ben il 76,1% di quelli interpellati nell’ultima indagine congiunturale prevede un miglioramento o una stabilità dei livelli produttivi per i prossimi tre mesi. Una percentuale in aumento rispetto al 68,6% dell’analisi relativa al periodo ottobre-dicembre dello scorso anno.
infografica-artigianato

Antonio Franzi

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