Aiutiamoli a casa loro

GIUSEPPE BARTOLACCINI E MINISTRO

CONSOLE E MINISTRO AGRICOLTURA SIERRA LEONE

 

album fotografico dell’evento a Milano.

Fotografo per Varese Press, Giuseppe Bartolaccini.


 

Un vecchio motto politico diceva : aiutiamoli a casa loro.

Bene è arrivato il momento.

Dagli slogan elettorali si passi ai fatti, come?

Un esempio ci è stato presentato ieri a Milano, alla presenza di un pubblico molto qualificato e relatori a livello internazionali, scrittori, ministri,poeti,musicisti e giornalisti.

Tutti accorsi a sentire e a partecipare ad un progetto innovativo ma molto concreto: ” Le stelle nella risaia” citato oggi pure dal Corriere, che ringraziamo per l’ottimo articolo firmato da Giulia Polito.

Imprenditori (Salvini gioielli), Isola della Scala di Verona in cui è tradizione la fiera del riso, il Console Alessandro Rosso, gli scrittori Roberto Malini e Dario Picciau,e il ministro Joseph Sam Sesay (Sierra Leone),Giorgio Serbanescu, CEO dell’impresa etica Scappi’s di Gallarate tutti assieme per creare i “villaggi intelligenti”.

L’idea è aiutare con mezzi economici e tecnici, i residenti in Sierra Leone, paese in via di sviluppo e fortemente motivato a uscire dalla povertà, senza sradicarli dal loro contesto economico-sociale-culturale.

Ognuno degli attori del progetto fa la sua parte chi con la poesia e la musica, altri come Salvini e Isola Scala sotto il profilo economico e/o tecnico a spingere finalmente i paesi africani a risollevarsi dopo essere stati sfruttati e colonizzati, questo è bene ricordarlo da tanti paesi che oggi si sentono estranei…

Come funziona? Si possono  comprare dei pacchi di riso e all’interno trovare magari un diamante (offerto da Salvini) , eccezionale idea promozionale per ricavare risorse da investire in Sierra Leone, oppure affittare un terreno in Sierra Leone con agevolazioni importanti dallo Stato: non si pagano tasse di importazione per coloro che vogliono portare trattori e personale per lavorare la terra,  e il personale al seguito non paga nessuna tassa di ingresso, i prodotti ricavati dal terreno restano di proprietà di chi investe per cinque anni.

Grande disponibilità ad aprirsi e agevolazioni non da poco, così si creano le condizioni per gli investitori stranieri, e nello stesso tempo le campagne non vengono abbandonate per andare in città, altro aspetto positivo.

In conclusione si stanno facendo grandi progetti e grandi iniziative per attrarre gli stranieri in Sierra Leone, facendoli guadagnare e stare bene così da incentivare agricoltura e magari turismo.

Le idee loro sono chiare, le nostre un pò meno, aiutiamoli e ad aiutiamoci a crescere assieme.

Il mondo è di tutti, le guerre vanno bene per pochi, e l’odio porta odio.

Giuseppe Crise

Editore

Varese Press

 

 

 

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