Movimento 5 Stelle a favore della cannabis

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Riceviamo e pubblichiamo

Il gruppo M5S di Varese, in concerto con gli altri gruppi M5S locali lombardi e italiani, si associa alla battaglia per la regolarizzazione della coltivazione di cannabis per uso terapeutico.

 

Ormai quasi 2 anni fa, infatti, nel novembre 2013, M5S Lombardia ha depositato una proposta di legge dal titolo “Modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”.

 

Numerosi derivati della cannabis hanno proprietà terapeutiche riconosciute per diverse patologie e sono, dal 2007, nella tabella ministeriale che ne consente la prescrizione con ricetta medica.

 

Sono medicinali che rappresentano un importante strumento terapeutico la cui efficacia per la cura del dolore in neurologia e oncologia e per altre patologie è ampiamente dimostrata. In Italia i farmaci a base di cannabinoidi di produzione nazionale non sono disponibili in commercio ed è solo possibile importarli dall’estero.

 

Cosa ancora più importante, su cui SI CHIEDE CON FORZA A REGIONE LOMBARDIA DI INTERVENIRE, non esistono poi protocolli attuativi regionali per la loro commercializzazione tanto che risulta di fatto quasi impossibile, e in ogni caso molto costoso per i pazienti (fino a 500 euro al mese), accedere a queste medicine.

 

E’ necessario colmare il vuoto legislativo in Lombardia. Stiamo parlando infatti di farmaci necessari a cittadini per alleviare dolori e sofferenze, anche insostenibili. Sono pazienti in chemioterapia, che soffrono di glaucomi, artriti o emicranie. Questo progetto di legge non ha lo scopo di dare giudizi sull’utilizzo di stupefacenti ma ha finalità esclusivamente teraupetiche mirate ad alleviare le gravi sofferenze dei malati: stiamo infatti parlando del diritto alla libertà di cura. E’ necessario finalmente offrire garanzie a quei pazienti che scelgono di alleviare la propria sofferenza. Le leggi nazionali consentono dal 2002 la prescrizione di cannabinoidi: è surreale limitare o impedire l’accesso a questi farmaci a chi ne ha davvero bisogno per pregiudizi ideologici e culturali.

 

A livello nazionale, sotto la forte spinta del M5S che ha dato le basi della proposta di legge ora in discussione nell’Intergruppo Parlamentare, il dibattito si spinge addirittura più in là, parlando esplicitamente di “Legalizzazione”.

 

Perché infatti lo Stato sta rinunciando a 10 miliardi di euro e ne lascia 60 alla criminalità organizzata? Perché lo Stato sta privando i malati di poter usufruire di una sostanza efficace per alleviare le loro sofferenze?

 

Perché lo Stato, sta sottraendo continuamente risorse alle già precarie attività delle forze dell’ordine e dei magistrati?

 

Infine, perché lo Stato sta rinunciando a migliaia di nuovi posti di lavoro?

 

Abbiamo cercato di spiegare bene la situazione qui : http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/giustizia/2015/07/legalizzazione-una-questione-di-giustizia.html

 

Tutto ciò premesso, e tornando al tema esclusivo dell’uso terapeutico della cannabis, il gruppo M5S Varese, tramite il suo portavoce in Consiglio Comunale Francesco Cammarata, ha depositato in data 23 Luglio 2015 una mozione sul tema “Cannabis Terapeutica”, in allegato.

 

In tale mozione si chiede a Sindaco e Giunta, auspicando di ricevere l’appoggio di tutto il consiglio comunale su un tema così importante per molte persone in difficoltà di salute, di verificare se a Varese siano presenti zone idonee alla coltivazione di cannabis a scopo terapeutico, e in tal caso di attivare le procedure di cui agli art. 17 e seguenti del D.P.R. n. 309 del 9 ottobre 1990 (Testo unico leggi sugli stupefacenti), al fine di ottenere l’autorizzazione alla coltivazione della cannabis a fini terapeutici presso una delle aree di proprietà comunale ritenute più idonee dall’amministrazione.

 

Per i giornalisti che volessero interessarsi unteriormente al tema, un attivista del gruppo di Varese è a totale disposizione per raccontare la storia di cui è stato protagonista.

 

Carlo Cordero ( 3479351157 ), affetto da sclerosi multipla ed ora costretto in carrozzina, è stata una delle poche persone che ha avuto accesso in Lombardia al protocollo di cura con medicinali a base di cannabis.

 

Ha rifiutato il protocollo e le cure perchè di costo elevatissimo, perchè riteneva una vergogna pesare così sulla collettività, perchè la cannabis che ora viene acquistata dall’Olanda ed altri paesi comunitari a costi proibitivi, può essere coltivata in Italia e lo Stato e le Amministrazioni possono farsene carico risultando anche economicamente più virtuose.

 

“Non possono obbligarmi, nelle mie condizioni, a pagare centinaia di euro una medicina che posso avere gratis sul mio balcone”.

 

Una battaglia di civiltà, la sua, che il gruppo M5S di Varese supporterà con tutte le sue forze.

 

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