Giacomo Cosentino di Forza Italia polemizza e provoca sulla droga

Il caso della chiusura della discoteca  Cocorico’ fa discutere tutta Italia. Compresa Varese.

«Qui serve prendere una posizione precisa. Il governo da un lato strizza l’occhio alla liberalizzazione della marijuana, dall’altra chiude le discoteche dopo la morte di un ragazzo in seguito all’assunzione di ecstasi. Un controsenso. Perchè se è vero che non tutti coloro che hanno fatto uso di marijuana o hashish sono poi passati a cocaina, eroina e altre droghe sintetiche, è certo, lo dicono gli studi, che tutti coloro che fanno uso di cocaina, eroina o altre droghe sintetiche hanno incominciato con il consumo di marijuana e hashish».

La vicenda in effetti e’ paradossale, la droga  va combattuta in tutte le sue forme, per questioni etiche, sanitarie, ed anche economiche e polemiche.

E’ vero quanto aggiunge il titolare:   “Chiusura non risolve problema droga, ricorso al Tar”, nel senso che non e’ non puo’ essere considerata la soluzione del problema.

Pero’ un gesto di coraggio del questore «per consumarla – scrive il questore di Rimini, Maurizio Improta – in uno spazio emotivo ben definito perché il Cocoricò rappresentava il luogo perfetto dove assumerla», va riconosciuto ed apprezzato.

Fino ad ora gestori, bar, piazze, stazioni, discoteche, parchi erano e sono stati e saranno purtroppo teatro di spaccio, ma per combatterla servono le forze dell’ordine ma anche la collaborazione dei cittadini, uno sforzo culturale e politico.

Le indagini ci sono ma le leggi sono troppo tolleranti in questo settore, e il singolo episodio diviene luogo di dibattito politico senza trovare soluzioni serie ed efficaci.

Tra qualche giorno non se parlera’ piu’ e il problema persistera’ nel futuro: questo e’ il vero dramma, morti, ammalati e soldi in quantita’ che girano senza controllo ( non si sa come) con connivenze politiche e di quella parte malata delle istituzioni che governano questo paese.

Giuseppe Criseo

Varese Press

 

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