Il lavoro della Croce Rossa per i migranti

 

Roma, 4 agosto 2015

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Migranti: la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e il Governo svizzero in supporto alla CRI per l’assistenza agli sbarchi

 

Sono quasi 50mila i migranti arrivati sulle coste siciliane dall’inizio dell’anno per un totale di circa 150 sbarchi complessivi. Il Comitato Regionale

della Croce Rossa Sicilia partecipa attivamente alle operazioni di soccorso e di accoglienza nei porti e all’assistenza sanitaria in collaborazione con i

medici dell’Usmaf, grazie all’accordo siglato con il Ministero della Salute, e nel rispetto del Piano di contingenza stilato dall’Assessorato Regionale

alla Sanità. Sono più di 2300 i volontari e 164 gli operatori del Reparto Sanità Pubblica CRI impegnati dal 1 gennaio scorso per garantire la

distribuzione di generi di conforto, acqua e la gestione delle aree di accoglienza. Fondamentale il supporto sanitario offerto, grazie al quale è

garantito un primo check medico ai migranti sbarcati, seguito da visite ed eventuali ospedalizzazioni urgenti. Solo a Catania il Comitato

Provinciale CRI ha effettuato dal 1 gennaio scorso 543 visite e 61 trasferimenti in ospedale su un totale di quasi 6mila migranti sbarcati. La

Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, attraverso il fondo di risposta alle emergenze e ai disastri (DREF) ha contribuito

con propri fondi all’acquisto di tende per il posto medico nei porti siciliani, kit per donne, uomini e bambini, acqua, cibo, t shirt, kit di primo

soccorso e la figura di un ulteriore mediatore culturale e un coordinatore per tutta la gestione degli sbarchi in Sicilia. La FICR inoltre, all’indomani

del naufragio del 18 aprile scorso, ha lanciato un emergency appeal a tutto il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa cui

hanno risposto fin da subito diverse Società Nazionali di Croce Rossa (Austria, Gran Bretagna, Finlandia, Islanda, Giappone, Monaco, Norvegia,

Svezia, Olanda) e il contributo del Governo svizzero. La CRI di Catania, che ha il coordinamento della gestione dei fondi raccolti con l’emergency

appeal, ha potuto rifornire tutti i porti d’Italia interessati dagli sbarchi dei migranti con più di 70mila set comprensivi di vestiti, t shirt, slip, kit di

soccorso

per donne e bambini; 49mila kit di cibo, duecento letti da campo necessari ai nuovi centri nati a Roma e a Ventimiglia per i migranti in transito.

Grazie al contributo del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, inoltre la CRI potrà disporre di ulteriori figure

professionali che implementeranno il sistema già collaudato come mediatori linguistici e psicologi in grado di supportare i migranti nel momento

dello sbarco.

Continua intanto, più forte di prima, a Catania il servizio di RFL restoring family link per le riunificazioni familiari dei migranti che spesso

rischiano di essere divisi al momento dello sbarco. Grazie a un importante protocollo d’intesa siglato con la Prefettura, la CRI di Catania si fa

capofila e modello su tutto il territorio nazionale di una delle attività che caratterizza fortemente la missione umanitaria di Croce Rossa. Con

questo accordo la Prefettura di Catania autorizza quindi la Croce Rossa locale a rapportarsi con le Autorità e i Servizi presenti al momento dello

sbarco, e successivamente con i centri di ospedalizzazione e di accoglienza, entro il territorio siciliano, che si occupano di accoglienza. Più nel

dettaglio, grazie a questo accordo, la Cri può consultare copia degli elenchi predisposti dalla Questura che contengono i nominativi delle persone

sbarcate e avere una precisa indicazione del luogo dove gli stessi migranti vengono destinati. Inoltre è autorizzata al trasporto migranti con auto

CRI, a supporto di eventuali familiari ospedalizzati. E ancora, può avere un’autorizzazione ufficiale all’accesso presso i centri di accoglienza dei

migranti trasportati in Sicilia per la riunificazione familiare.

Il servizio di RFL, già presente negli uffici, è stato quindi esteso sul molo, in appoggio all’autorità giudiziaria competente, per poter così superare

le difficoltà insorte al momento dello sbarco qualora le famiglie dei migranti vengano separate. Spesso purtroppo non è possibile far scendere

dalle navi le famiglie insieme, a seconda di criteri igienico sanitari che devono essere applicati, imposti dalla drammaticità delle circostanze.

Diventa quindi essenziale che l’attività di RFL dei volontari CRI si possa svolgere sia in ufficio sia nel momento dello sbarco, per garantire l’unità

delle famiglie migranti in arrivo.

 

 

 

Ufficio Stampa e del Portavoce Croce Rossa Italiana

Comitato Centrale CRI

via Toscana n.12, 00187, Roma

Tel. +39.06.47.59.6283

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *