M5S di Varese, interrogazione sulle scuole paritarie

 

 

Come noto, la Corte Costituzionale ha riconosciuto recentemente come legittima la richiesta del comune di Livorno relativamente all’applicazione dell’ICI/IMU agli Istituti Scolastici Paritari, tenendo conto del fatto che le sentenze 14225 e 14226, depositate in data 8 Luglio  2015, riconoscono il carattere commerciale degli istituti paritari, pagando già gli utenti una retta per la frequenza degli stessi, e specificando “senza che a ciò osti la gestione in perdita”.

 

In questo senso, nella valutazione della Corte, si intende dare piena applicazione a quanto scritto a chiare lettere nell’Articolo 33 della nostra Costituzione:

 

“La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”

 

Ricordiamo che a questo proposito, il Consiglio di Stato ha già bocciato il “Buono Scuola” di Regione Lombardia, un escamotage che, aggirando l’art 33 sopracitato, ha finito per assegnare più risorse pro capite alle scuole private che agli istituti pubblici, introducendo così una “Disparità di trattamento, illogica e ingiustificata” in contrasto con la Costituzione.

 

L’esenzione da una tassa come l’IMU, tassa considerata comunque ingiusta da M5S, si configura quindi come un ulteriore aiuto verso gli istituti privati che già beneficiano del “buono scuola”.

 

Il  MoVimento 5 Stelle Varese, di concerto con il Gruppo M5S Lombardia e moltissimi altri gruppi M5S locali, ha quindi presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione della Città Giardino quali Istituti Paritari presenti sul territorio varesino siano coinvolti da questa deliberazione e quanto il Comune potrebbe incassare nel caso in cui gli istituti scolastici paritari cittadini pagassero l’ICI/IMU, come stabilito a Livorno pochi giorni fa in base sentenza sopracitata.

 

Lo scopo è quello di avere tutti i dati per poter valutare l’impatto che l’applicazione di queste sentenze avrebbe in città ed, eventualmente, di presentare una mozione per chiedere che ci sia il medesimo trattamento per tutti gli istituti, senza favoritismi, nel rispetto della nostra Costituzione.

 

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