Marò: Italia e india sospendano ogni procedura

   MARO’: ITALIA E INDIA SOSPENDANO OGNI                PROCEDURA                                                                                                                                                                                           Di Giovanni Boccellato – Coordinatore Politico Nazionale e Portavoce del Movimento Civile

Primo verdetto del tribunale internazionale.
L’italia aveva fatto ricorso al tribunale del mare di Amburgo dove si chiedeva che i due marò potessero attendere il verdetto del tribunale arbitrale in Italia. Il tribunale ha respinto la richiesta, chiedendo sia all’Italia che all’India, di sospendere ogni procedura.

I due marò attenderanno i giudizi di Italia ed India. Il tribunale non è entrato nel merito della questione, sostenendo che deciderà il tutto il costituendo tribunale di arbitrato, che sarà costituito a breve.

Tra i molteplici abusi commessi in questo caso da parte dell’India, si aggiunge quello di sostenere che sempre l’India aveva tutto il diritto di processare i due militari Italiani perchè i fatti accaduti si sono svolti dentro le acque territoriali Indiane.

I limiti delle acque territoriali marittime sono state fissati nell’ultima conferenza del mare, a 12 miglia.
E’ stato accertato che al momento in cui si sono svolti i fatti, la nave in questione si trovava a 20,5 miglia dalla costa Indiana e quindi si trovava in acque internazionali.
Quindi questa accampata pretesa dell’India di avere la giurisdizione del processo è fuori luogo.

Del resto questa non è l’unica falsità. La stessa polizia Indiana, che è salita sul mercantile con un inganno, ha commesso uno abuso costringendo la nave a fare rotta su un porto Indiano. La nave era in acque internazionali e quindi non esisteva nessun diritto Indiano di territorialità.

Molto però va addebitato alla gestione dei tre dei governi Italiani su questa vicenda: dal governo Monti, passando per il governo Letta, fino ad arrivare Renzi.
Nessuno di questi governi ha mai preso di petto seriamente tutta questa storia, lasciando tutti noi con una delusione enorme nel vedere due nostri militari, in servizio comandato, abbandonati al loro destino e a loro stessi.

Mi chiedo se non sarebbe giusto da parte del nostro governo, interrompere ogni rapporto sia politico che commerciale con l’India. Inoltre, andrebbe chiamato al nostro ministero degli esteri, l’ambasciatore Indiano di Roma per comunicare che lui con il suo governo, in Italia, sono persone non gradite con conseguente chiusura dell’ambasciata Indiana di Roma.

Il Movimento Civile su questa storia esprime un giudizio di severa condanna nei confronti di tutti i nostri governi che hanno gestito male questa vicenda. Auspichiamo che quanto da noi suggerito venga attuato almeno  questo!!!

 

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