Scuola: dati Inal 2014, meno infortuni agli alunni

Scuola: dati Inal 2014, meno infortuni agli alunni

Si mandano i figli a scuola tranquilli che cresceranno nel migliore dei modi, ma può accadere qualche incidente di percorso, magari non grave ma il rischio c’è .

“ROMA – Nel 2014 gli infortuni denunciati per gli studenti delle scuole pubbliche statali sono stati 82.118 (-6,9% rispetto al 2013), con una prevalenza di infortunati di sesso maschile (56,7%). Tra gli stranieri, la maggioranza dei casi ha riguardato alunni di nazionalità rumena (17%). A scriverlo è il periodico statistico Dati Inail, che in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico ha dedicato il suo numero di agosto a un approfondimento sulla sicurezza tra i banchi” (Inail)

 

Circa il 60 % delle denunce riguarda il Nord-Ovest, mentre il calo degli infortuni è maggiore al sud

Entrando nel merito, quali sono i problemi riscontrati?

 

Lussazioni e distorsioni le lesioni più frequenti. In più della metà dei casi riconosciuti dall’Istituto nel 2014, le lesioni subite dagli studenti sono lussazioni o distorsioni (53,9%), seguite da ferite (19,6%), contusioni (18,1%) e fratture (8,3%), mentre le principali sedi delle lesioni sono gli arti inferiori (50,2%) e quelli superiori (37,3%).

Altra questione e problematica riscontrata è la scarsa qualità acustica e dell’aria e” l’inadeguatezza degli arredi, che non tengono conto del cambiamento delle caratteristiche antropometriche degli studenti”.

 

E’ evidente che occorrono maggiori investimenti sulla sicurezza nelle scuole per azzerare o quasi gli incidenti che hanno conseguenze,  sui ragazzi, sulle famiglie e sugli insegnanti per la responsabilità oggettiva legata alla professione.

L’esuberanza e la sottovalutazione dei consigli e suggerimenti dei più grandi porta ad azioni che possono e spesso accade, avere conseguenze economiche, legali, e personali per tutti.

Un po’ di sana prudenza e qualche rimprovero in più all’occorrenza, non guasta mai.

 

Giuseppe Criseo

Varese Press

 

 

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