ESEGUITI 5 ARRESTI TRA BRESCIA E NAPOLI,OPERAZIONE “DOMUS AUREA”

COMUNICATO STAMPA
OPERAZIONE “DOMUS AUREA” – BANCAROTTA FRAUDOLENTA
ESEGUITI 5 ARRESTI TRA BRESCIA E NAPOLI PER DISTRAZIONE
DI OLTRE 4 MILIONI DI EURO.
SEQUESTRATI IMMOBILI PER CIRCA 2 MILIONI DI EURO.
Il giorno 29 ottobre 2015, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di
Finanza di Brescia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di
5 soggetti responsabili di reati fallimentari e societari, nonché perquisizioni domiciliari
nei confronti degli indagati.
L’attività investigativa, intrapresa nel dicembre 2013, è scaturita da approfondimenti
riguardanti il fallimento di una società bresciana operante nel settore immobiliare. Le
indagini, che coinvolgono 8 indagati (di cui 5 colpiti da misure cautelari personali),
sono state sviluppate a seguito dell’esecuzione di perquisizioni presso due società
fiduciarie operanti nella provincia di Brescia, nonché dell’analisi di accertamenti
contabili e bancari, condotti nei confronti di imprese e persone fisiche a vario titolo
interessate, che hanno comportato l’esame di oltre duecento rapporti finanziari.
All’esito della suddetta attività d’indagine sono emerse responsabilità nei confronti di
amministratori di diritto e di fatto della società fallita e di altre imprese riconducibili
alla medesima compagine societaria, nonché di tutti i membri del collegio sindacale,
professionisti residenti nel napoletano, per reati di bancarotta fraudolenta per
distrazione, preferenziale e da reato societario. Nello specifico, gli amministratori
della società decotta si sono appropriati di beni e disponibilità finanziarie dell’impresa
in danno dei creditori o, nell’ipotesi di “preferenziale”, favorito alcuni di essi. Di
contro, i sindaci hanno omesso di vigilare sulla corretta gestione societaria, non
segnalando i preliminari sintomi del dissesto.
L’intera indagine, condotta sotto la costante direzione della locale Procura della
Repubblica, ha permesso di ricostruire distrazioni patrimoniali, pari a una somma
complessiva di oltre 4 milioni di euro, a fronte di un passivo di oltre 6 milioni di euro,
e di accertare condotte di bancarotta preferenziale per 1,5 milioni di euro circa.
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In data 21 ottobre 2015 è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare, che ha
disposto la detenzione in carcere dell’amministratore di fatto della società fallita e gli
arresti domiciliari di uno dei rappresentanti legali della medesima società e di tutti i
membri del collegio sindacale.
E’ stato inoltre disposto il sequestro preventivo di 27 unità immobiliari intestate a una
delle società riconducibili agli indagati, per un controvalore pari a circa 2 milioni di
euro.
Brescia 29/10/2015

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