GUAIANA/ZONA 2: IN AULA I PRESERVATIVI

GUAIANA/ZONA 2: IN AULA I PRESERVATIVI CHE CATTANEO NON VUOLE DISTRIBUIRE.
Comunicato Stampa del Gruppo Radicale – Federalista Europeo e dell’Associazione Radicale Certi Diritti
Milano, 2 dicembre 2015
Durante il Consiglio di Zona 2 tenutosi l’1 dicembre, giornata mondiale della lotta all’AIDS, il vicepresidente Guaiana ha portato in aula un preservativo che ha srotolato, gonfiato e tenuto sul suo banco per tutta la durata della seduta.
Foto: http://www.milanoradicale.it/wp-content/uploads/IMG_1082.jpg
«Secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità, Milano ha il più elevato numero di casi di AIDS dall’inizio dell’epidemia e si attesta tra le città con tassi di incidenza più elevati in Italia anche per le nuove diagnosi di infezione. Alla luce di questi dati appaiono ancora più sconcertanti le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo, il quale non crede ‘che sia innanzitutto la distribuzione di preservativi lo strumento di contrasto all’Aids’», afferma Guaiana, consigliere radicale di Zona 2 e segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti.
«Purtroppo neanche la Zona 2 ha brillato in iniziative di prevenzione essendosi limitata a bocciare nel 2011 il mio progetto di sensibilizzazione proposto insieme all’Associazione Chimica farmaceutica Lombarda e al Network “Milano contro l’AIDS”. Da allora nessun’altra iniziativa è stata approvata e nemmeno discussa in Commissione Sanità», attacca ancora Guaiana.
«È importante invece che l’utilizzo del preservativo si diffonda il più possibile e che si abbandonino falsi pudori e pudicizie. Occorre inoltre una migliore informazione e la possibilità, ancora negata in Italia e in Europa, di accedere a nuovi strumenti di prevenzione oggi disponibili come la PrEP, profilassi pre-esposizione, che consiste nell’assunzione da parte di persone sieronegative di una pillola di Truvada (la medicina usata per il trattamento dell’HIV) per ridurre il rischio di contrarre l’infezione, così come possibile negli Stati Uniti dal luglio 2012 e raccomandato dall’OMS», conclude Guaiana.

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