LOMBARDIA.RICHIEDENTI ASILO/1,MARONI:DA NOI SOLO CHI HA DIRITTO

LOMBARDIA.RICHIEDENTI ASILO/1,MARONI:DA NOI SOLO CHI
HA DIRITTO
(Lnews – Milano, 21 dic) “Abbiamo accettato volentieri la richiesta
della Prefettura di Milano, perché accelerare i lavori di questo
organo vuole dire accertare chi davvero ha diritto alla protezione
internazionale e chi invece è un clandestino e quindi va
rimpatriato”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia
Roberto Maroni, che, questa mattina, ha firmato, insieme al
prefetto di Milano Luciano Marangoni, all’assessore regionale alla
Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali e
alla presidente dell’Ente regionale per i Servizi all’agricoltura e alle
foreste (Ersaf) Elisabetta Parravicini, il Protocollo d’intesa per
accelerare il lavoro della Commissione richiedenti asilo. “Da
sempre – ha ricordato il governatore – chiediamo al Ministero
dell’Interno una identificazione precisa e veloce su chi è davvero
profugo, e quindi ha diritto a rimanere in Italia, e chi invece è un
clandestino e quindi va rimpatriato. Il protocollo firmato oggi con
la Prefettura di Milano va in questa direzione”.
L’ACCORDO – Attraverso l’accordo sottoscritto oggi, Regione
Lombardia, per il tramite di Ersaf, si impegna a concedere in uso
gratuito per un periodo massimo di 3 anni un’unità immobiliare di
oltre 500 metri quadri alla Prefettura- Ufficio territoriale del
Governo di Milano per l’insediamento della ‘Commissione
territoriale per il Riconoscimento della protezione internazionale’. I
nuovi uffici, come ha avuto modo di osservare il rappresentante
del Governo a Milano, saranno una sede più idonea di quella
attuale per l’espletamento delle pratiche relative alla richiesta di
protezione internazionale.
“Grazie a questo intervento di Regione Lombardia – ha detto
Marangoni – contiamo di poter accelerare i tempi di esame delle
richieste. Nel 2015 ci sono state circa 4700 domande, poco più
della metà sono state respinte. Devo ringraziare il presidente
Maroni e l’assessore Bordonali, perché ora i nostri commissari
potranno lavorare in un ambiente rinnovato, che darà
certamente la possibilità di accelerare le pratiche”.
FERMARE PARTENZE – “Meglio tardi che mai, ma continuo a
pensare che sia meglio intervenire bloccando le partenze”. Così
Maroni, a margine della conferenza stampa di presentazione del
protocollo firmato con la Prefettura di Milano, ha risposto ai
giornalisti che gli chiedevano un commento sull’istituzione di
un’agenzia di guardie di frontiera a livello Ue. “I confini interni – ha
osservato – non sono più controllati per via dell’accordo di
Schengen, mentre quelli esterni, come il Mediterraneo, sono
presidiati male. Purché non sia un’agenzia fatta sulla carta e che
poi non funziona, ben venga. Io però rimango dell’idea che si
debba intervenire nei Paesi dai quali partono gli immigrati,
altrimenti nel Mediterraneo è difficile fare dei controlli efficaci”.
(Lnews)
pab

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