Gallarate, polemica Protasoni-Simeoni

Mi sembra stupefacente la richiesta del consigliere Simeoni, che chiede adesso un confronto pubblico su AMSC. Credo che non si sia accorto che negli ultimi quattro anni e mezzo il Consiglio Comunale di cui lui fa parte ne ha discusso, in varie forme, almeno una decina di volte. Forse il Consigliere non c’era o era disattento o non aveva memorizzato gli appunti che gli erano stati dati da leggere.
In ogni caso ben venga un ulteriore approfondimento se il signor Simeoni lo ritiene necessario: tutti i Consiglieri Comunali hanno facoltà di chiederlo ed ottenerlo a norma di regolamento. Sarà sicuramente interessante il suo contributo al dibattito così come quello dei rappresentanti degli altri gruppi. Il dibattito consigliare, che i cittadini potranno seguire anche in streaming, sarà illuminante.
Per cominciare, il consigliere Simeoni potrà spiegarci come aveva fatto la vecchia gestione di AMSC a passare da un attivo di 12 milioni di euro nel 2001 a un debito di 28 milioni nel 2010. Ci spiegherà dove sono finiti quei 40 milioni. E ci dirà, soprattutto, quanto ha contribuito al disastro ciascuna delle nove società in cui era stato spezzettata AMSC, tutte con lo stesso presidente o amministratore delegato che cumulava emolumenti, gettoni di presenza, auto aziendale di lusso pagata dai cittadini gallaratesi e telefonino di servizio utilizzato anche per scopi non appropriati.
Quali sono gli “investimenti” che hanno causato quel disastro? Sicuramente il buco della piscina di Saltrio (che i gallaratesi non sanno neanche dove sia) ne ha ingoiato una bella fetta. E un’altra fettona, otto volte più grossa, è finita nell’altro buco del Seprio Park, Ma poi c’è stata anche la “spedizione” in Sardegna e, soprattutto, c’è stata la disastrosa scalata a Sogeiva – Prealpi Servizi che ci ha portato in dote (forse non tutti i gallaratesi ancora lo sanno) il “pacco” della maggioranza relativa nella proprietà della sciagurata ex cartiera di Cairate. Un “pacco” con i conseguenti costi di gestione e, soprattutto, con una previsione di bonifica che sarà a nostro carico per milioni di euro.
Ben venga, quindi, anche questo ulteriore approfondimento in Consiglio Comunale, quando – speriamo presto – il consigliere Simeoni vorrà chiederlo.
In quella sede noi spiegheremo anche, ovviamente, quello che noi abbiamo fatto dal 2011 a oggi per tagliare i costi, riorganizzare le partecipazioni, pagare i debiti, mettere in sicurezza la società, ridurre drasticamente i consigli di amministrazione, le presidenze, gli emolumenti e i “gettoni di presenza”. E indicheremo quello che ancora va fatto per concludere la bonifica.
In quella sede sarà anche bello sentire finalmente, dopo anni, la voce della Lega che nel 2011 si era accodato a noi nel denunciare con grande forza e con indubbia fantasia la gravità del “buco con la caramella intorno” che c’era in AMSC. Sarà interessante capire, adesso, se ancora concorda con quei giudizi e quali siano, eventualmente, le misure diverse che avrebbe adottato per la bonifica di questa voragine che ha dissanguati i conti comunali.
Ma sarà soprattutto utile riflettere sui motivi che sembrano portare ora, a soli quattro anni di distanza, i nuovi leghisti su una strada opposta e contraddittoria rispetto a quella coraggiosamente seguita dai loro genitori e fratelli maggiori. Se fosse davvero vero che vogliono rimettersi a tavola insieme agli autori di quel disastro, quella non sarebbe solo una grave mancanza di memoria: in quel caso si supererebbe il limite della incoerenza
Protasoni Angelo Bruno

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