Omicidio Macchi. Dichiarazione del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo.

Lidia Macchi
Omicidio Macchi. Dichiarazione del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo.
 
Milano, 15 gennaio – “Lidia Macchi era una mia amica: ho vissuto, come tutti i suoi amici e insieme alla famiglia, il dramma dei giorni successivi a questo omicidio efferato che ha sconvolto la nostra comunità. Quella di oggi è una notizia a attesa da 29 anni e finalmente arrivata” lo afferma il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, in merito allo sviluppo delle indagini sull’omicidio di Lidia Macchi che ha portato questa mattina all’arresto di un uomo. “L’arresto di oggi testimonia che non si è mai smesso di cercare la verità sul caso – ha aggiunto Cattaneo –. La colpevolezza è ancora tutta da dimostrare ed è giusto mantenere un atteggiamento equilibrato e garantista, ma un ringraziamento al sostituto procuratore di Milano Carmen Manfredda è doveroso perché da quando ha cominciato a occuparsi del caso pochi anni fa, ha contribuito a far luce sull’accaduto molto più di quanto avessero fatto per oltre un quarto di secolo tante indagini condotte in modo improprio, pregiudizievole e talvolta fantasioso, turbando l’esistenza di molte persone perbene. Dalla tristissima vicenda di Lidia sono nate in questi anni tante opere di bene: non ci si è rassegnati di fronte alla morte, né si è rimasti legati soltanto alla pur legittima richiesta di una ‘giustizia terrena’. Questo è stato possibile grazie all’atteggiamento della famiglia di Lidia che è stata in questi anni esemplare per coraggio e per umanità” ha concluso Cattaneo.
 
A queste dichiarazioni così ragionevoli ed equilibrate aggiungo anche il mio commento. Non conoscevo Lidia personalmente perché allora abitavo a Milano ma fui molto scosso dalla notizia che colpiva da vicino tanti miei amici di CL di Varese. Ero là davanti a San Vittore quel giorno freddo e piovoso dei funerali e piansi. Successivamente ho avuto modo di conoscere i signori Macchi e ho capito da dove provenivano la statura morale e la fede di Lidia, un fiore del campo direbbe il Vangelo reciso brutalmente troppo presto. Ma il fiore cadendo ha generato molti altri fiori e la violenza non ha prevalso sulla purezza. Se questa notizia fosse confermata farebbe giustizia anche di tante maldicenze che in questi anni sono fiorite a Varese intorno agli ambienti che frequentava Lidia. Sarebbe un bel colpo di ramazza ma aspettiamo con trepidazione e prudenza che la giustizia faccia il suo corso.
 
Lucio Bergamaschi
Direttore Responsabile
 
 

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