LOMBARDIA.QUOTE LATTE,FAVA: ACCOLTA NOSTRA RICHIESTA ‘MINISTRO E AGEA RIFERIRANNO IN CONFERENZA DELLE REGIONI’
- LOMBARDIA.QUOTE LATTE,FAVA: ACCOLTA NOSTRA RICHIESTA
‘MINISTRO E AGEA RIFERIRANNO IN CONFERENZA DELLE REGIONI’
(Lnews – Roma, 10 feb) La richiesta dell’assessore all’Agricoltura
della Lombardia, Gianni Fava, di convocare urgentemente il
ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e Agea per
un’audizione in Conferenza delle Regioni sul tema del latte è
passata.
“Ringrazio i colleghi delle altre Regioni che hanno convenuto
l’utilità di un chiarimento in questa sede – afferma Fava a margine
della riunione di oggi – perché diventa fondamentale
comprendere le intenzioni del governo rispetto a una vicenda
che rischia di avere effetti devastanti. Ma se il ministro intende
andare avanti così come è stato prospettato, ci auguriamo che
se ne voglia assumere le responsabilità”.
TEMA DELICATO – Il tema è estremamente delicato e riguarda
nella fattispecie la questione delle quote latte, ancora irrisolta,
nonostante il vincolo alla produzione sia stato abolito a livello
europeo dallo scorso 1° aprile.
“Nei giorni scorsi – ricorda Fava – il Tribunale Amministrativo
Regionale dell’Emilia-Romagna ha accolto il ricorso di alcuni
produttori di latte contro il Mipaaf e Agea e, con un’ordinanza, ha
di fatto riconosciuto la situazione di difficoltà in cui versano
attualmente le aziende agricole a seguito del crollo dei prezzi di
vendita del latte.
Inoltre, il Tar prende tempo sulle questioni legate alla
costituzionalità e comunitaria delle norme legislative che hanno
disposto il prelievo delle somme destinate a costituire il Fondo per
gli interventi nel settore lattiero caseario, dal momento che il
collegio giudicante riconosce la complessità e la novità della
stessa legislazione”.
CONFRONTO INEVITABILE – Già nei giorni scorsi l’assessore
lombardo aveva valutato come inevitabile, a fronte di uno
scenario che mette in discussione la funzione del super-prelievo
come strumento efficace in una fase di profonda crisi di mercato,
la presenza del ministro Martina e del commissario di Agea alla
Conferenza delle Regioni per riferire della situazione.
“Non credo che gli allevatori meritino di essere vittime di giochi di
prestigio o di ingiuste vessazioni, visto l’elevato rischio che le
aziende zootecniche a indirizzo lattiero corrono in questo
momento – spiega Fava -. Ed è imbarazzante come il ministro e i
suoi ciambellani fingano di non rendersi conto che il comparto
lattiero lombardo e del Nord sta per saltare definitivamente per
aria”.
I 70 milioni destinati al fondo di solidarietà, secondo Fava,
“risponderebbero concretamente alle necessità degli allevatori se
venissero lasciati alle imprese”.
“Il ministero delle Politiche agricole è ormai diventato un’enorme
voragine – aggiunge Fava – e i 70 milioni finirebbero per perdersi in
chissà quali meandri”.
APPELLO AL MONDO AGRICOLO – “Il presidente della Conferenza
delle Regioni, Leonardo Di Gioia, che ringrazio, mi ha garantito
che provvederà quanto prima a chiedere tale disponibilità –
avverte Fava -. Mi auguro che tutto il mondo della
rappresentanza agricola si unisca all’iniziativa di Regione
Lombardia e che sostenga l’ipotesi di tenere in seria
considerazione lo stato emergenziale che ha creato tale
situazione e di valutare gli effetti dei conseguenti atti”.
Indicizzazione e prezzo. “Nonostante i proclami sull’indicizzazione
del prezzo del latte e sul ruolo del governo di salvatore delle
dinamiche contrattuali del settore – conclude l’assessore
lombardo Fava – prendo atto che, purtroppo, il tavolo romano
non ha portato ad alcuno sviluppo positivo e lo si evince da
quanto scritto ieri da Lactalis in tema di libertà contrattuale, di
assenza di vincoli sull’adozione delle tabelle di indicizzazione e
soprattutto sull’impatto insignificante del latte Made in Italy sui
volumi del gruppo francese, pari al 5,5% del totale raccolto”.
(Lnews)
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