Sprechi in Rai per pochi, spese per tutti gli altri

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L’immagine gira su Facebook a dimostrazione della rabbia degli utenti.

Il popolo affamato fa la rivoluzione, diceva una vecchia canzone, ma non solo non si fa la rivoluzione si accettano passivamente sprechi e ruberie di ogni genere ad ogni livello.

L’audience porta soldi, benissimo, usiamoli per i cassintegrati, per i ” fregati dalla legge Fornero”, per le cure di coloro che non possono e girano senza denti, dormono in macchina e via dicendo.

Possibile non si possa e si debba pensare ad un argine, un limite per i conduttori come per altri pseudocomici da strapazzo e volgari di chi sono pieni i programmi televisivi, non solo Rai ma almeno gli altri li paghiamo una volta, con la pubblicità.

La Rai invece ci costa due volte, una per le pubblicità che noi paghiamo e per cui sale il prezzo dei prodotti e l’altra per pagare tanti personaggi che sono praticamente succubi del potere oggi di questo domani di un altro.

Il quesito è semplice: quando si acquista un bene o un servizio si sa quello che si acquista ed eventualmente si sceglie di meglio o peggio a seconda delle nostre possibilità e/o volontà.

In Rai gli utenti non contano, ma pagano solamente!

La storia continua finchè vogliamo che ciò avvenga, ma noi siamo storditi dal renzismo, dalle bollette, dai raggiri quotidiani che facciamo e subiamo.

Andiamo avanti così?

Giuseppe Criseo

Varese Press

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