Parigi, è nato un bimbo in metro.

Parigi, è nato un bimbo in metro. La mamma è stata aiutata a partorire da un medico a bordo. Al piccolo Ousmane, è stato offerto dal RATP il trasporto gratuito su tutta la sua rete dell’Ile-de-France fino a quando compirà 25 anni. Un parto in treno è davvero raro, ma non è la prima volta che succede

 

Se il traffico dei treni della metropolitana di Parigi, linea 6, mercoledì sera è stato interrotto, non è per un guasto tecnico o per un problema organizzativo. È perché, nella stazione di Glaciè re, intorno alle 22,40, è nato un bimbo. Una donna incinta ha partorito su un treno, con l’aiuto di un medico che si trovava a bordo. Poi sono arrivati i pompieri che hanno preso il controllo della situazione e hanno fatto sì che il piccolo potesse venire trasportato all’ospedale di Cochin. Il traffico è stato ovviamente interrotto per un pò di tempo, poi è ripreso. La donna e il bambino, Ousmane, un maschietto, stavano bene. Questa bellissima storia l’ha annunciata su Twitter la Ratp, la compagnia del trasporto pubblico parigino Per dare il benvenuto al bimbo nato in metropolitana, l’ente autonomo dei trasporti, ha deciso di offrirgli l’abbonamento al pacchetto imagine R gratuito su tutta la sua rete dell’Ile-de-France, fino a quando compirà 25 anni. «Nella metro accade ogni tipo di evento, qualcuno più felice di altri. Auguriamo una vita lunga e felice al bambino. Facciamo le congratulazioni alla madre. E riserviamo un pensiero anche per i viaggiatori…», ha twittato il presidente dell’autorità che organizza il trasporto pubblico dell’Ile-de-France. Un parto in treno è davvero raro, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma non è la prima volta che succede. Possiamo dire che l’operatore sta facendo ciò che è necessario per incoraggiare (più) i giovani a favorire il trasporto pubblico …

Lecce, 25 novembre 2018                                                                                                                                                                                           

Giovanni D’AGATA

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