Rifiuti, la raccolta differenziata in Lombardia funziona ma non basta

“Il sistema di gestione dei rifiuti in Lombardia funziona e lo dicono i numeri: negli ultimi 10 anni abbiamo iniziato a ridurre la produzione di rifiuti urbani. Si tratta di un processo avviato su cui dobbiamo continuare a lavorare” lo ha detto l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, intervenendo questa mattina a Palazzo Reale di Milano alla II edizione di ‘Ecoforum. L’economia circolare dei rifiuti’, organizzata da Legambiente.
La produzione pro capite in Lombardia, calcolando tutte le tipologie di rifiuti (urbani e speciali), ammonta a 3,5 tonnellate pro capite. “Questo dato – ha precisato Cattaneo – ci fa capire che non possiamo permetterci soluzioni da bacchetta magica sulla gestione dei rifiuti e che la nostra Regione ha bisogno di un processo industriale, come già sta avvenendo, che deve funzionare perfettamente, altrimenti sarebbe subito in emergenza”.
L’assessore ha ricordato come negli ultimi 20 anni sia avvenuto un cambiamento radicale per quanto riguarda la gestione dei rifiuti solidi urbani grazie all’introduzione della raccolta differenziata che ha sostituito completamente la gestione del ‘sacco nero’ in discarica.
Oggi in discarica va lo 0.6% dei rifiuti (fino a 20 anni fa il 90%), mentre la raccolta differenziata ha superato il 60%.
“Bisogna togliere il velo di ipocrisia – ha aggiunto Cattaneo – dal dibattito di questi giorni. La raccolta differenziata da sola non fa sparire i rifiuti, ma semplicemente serve per separare le frazioni.
Occorre poi a valle di questo processo una gestione industriale che permetta di recuperare il materiale e in Lombardia ci sono migliaia di imprese che si occupano di questa attività e ci consentono di essere un modello per il Paese”.
In Lombardia, ad esempio, viene recuperata interamente la frazione organica che produce compost, oppure biogas e biometano. “Credo sia più sicuro per l’ambiente e per la salute dei cittadini che la frazione decadente, quella che non può essere recuperata in alcun modo, invece di andare in discarica vada trattata in maniera sicura attraverso i termovalorizzatori che producono energia e calore attraverso il teleriscaldamento – ha concluso Cattaneo.
In Lombardia alla termovalorizzatori è destinato soltanto il 10% del totale dei rifiuti urbani e speciali, ovvero soltanto ciò che non potrebbe essere recuperato diversamente”.

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