PEDEMONTANA: ONLIT, 11 MANIFESTAZIONI D’INTERESSE PER CONSULTAZIONE PRELIMINARE SEGNO DI DEBOLEZZA NON DI FORZA
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PEDEMONTANA: ONLIT, 11 MANIFESTAZIONI D’INTERESSE PER CONSULTAZIONE PRELIMINARE SEGNO DI DEBOLEZZA NON DI FORZA
PROCEDURA FUMOSA E INUSUALE CHE SERVE A PRENDERE TEMPO. PESA IL COSTO RECORD DI 65 MILIONI AL KM DEL PRIMO LOTTO
Il board di Pedemontana aveva promesso di andare a gara entro l’agosto scorso per il completamento dei rimanenti due terzi dell’opera dopo l’azzardata rescissione del contratto con Strabag, che come vincitore di gara del 2 maxi lotto ha un contenzioso di centinaia di milioni con l’agonizzante Pedemontana, diventata non più un obiettivo viabilistico ma un obiettivo politico. L’azienda, stampellata dalla Serravalle, di proprietà di regione Lombardia, ha preferito per uscire dalla morsa del contenzioso incassare 11, facili, manifestazioni d’interesse su una fumosa quanto inusuale procedura di consultazione preliminare, probabilmente in contrasto con il codice degli appalti. L’opera è ferma da 5 anni, i bilanci dell’azienda sono sempre in perdita, Autostrada Pedemontana non riesce neppure a far pagare il pedaggio ai pochi veicoli che transitano nel primo lotto di 22 km, costruito in 15 anni e per il quale sono stati spesi 1,45 miliardi (la gran parte da risorse statali), ovvero quasi 66 milioni al km. Adesso per andare avanti servirebbero 5 miliardi (oneri finanziari compresi). Chi metterà le risorse necessarie? Domanda ancora senza risposta, visto che il mercato più di una volta ha rifiutato le proposte di aumento di capitale di Pedemontana che ad ogni giro fallito risponde con il cambio di presidente.
Dario Balotta
presidente ONLIT (Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti)