Prefazione al libro “Tarcisio il Talpone”: ricordando Melvin Jones e Helen Keller

The International Association of Lions Clubs

Distretto 108 Ib1

Lions Club Carate Brianza Cavalieri

«Se queste persone che godono di tanto successo grazie al loro slancio e alla loro intelligenza usassero i loro talenti per migliorare le comunità alle quali appartengono, quanto bene potrebbero fare e quali risultati potrebbero raggiungere!» da quest’idea preziosissima di Melvin Jones nacquero quei semina verba che determinarono una grandissima Associazione, che in oltre cento anni di vita si è diffusa in tutto il mondo e conta oggi quasi un milione e mezzo di membri affiliati a circa 44.000 club.

Ma chi sono i Lions? Nel 1917, il 7 giugno, nacque a Chicago –ancor oggi la sua sede centrale si trova ad Oak Brook, nei dintorni della metropoli- il Lions Clubs International. La più prestigiosa onorificenza lionistica “Melvin Jones Fellow” porta, tutt’oggi, il suo nome proprio per celebrare il fondatore. L’Associazione crebbe espandendosi anche oltre gli States, poi nel Canada. Nel 1926 un Lions Club fu fondato nella città di Tientsin, in Cina, l’anno dopo fu la volta dell’Avana e il Club vi fiorì per trent’anni… sino all’arrivo di Fidel Castro. A San Francisco il Lions Clubs International fu chiamato a collaborare nell’anno 1945 alla stesura della carta fondamentale e ancor oggi riveste lo status di consulente dell’O.N.U. per le questioni umanitarie.

Il logo del Lions è costituito da due leoni e dall’alternanza cromatica giallo e azzurro: il primo guarda verso Occidente, l’altro verso Oriente, simboli di una vocazione a espandersi in tutto il mondo. Un simbolo totemico, quello del leone, che è il re della foresta, il maggiore predatore, ma anche emblema di forza, tenacia e coraggio. Quindi, occorre non confonderlo come un segno d’orgoglio, o peggio ancora di aggressività, bensì come impulso all’azione. Il motto del LIONS è “We serve”, difatti è il maggior Club di servizio a livello internazionale, il primo in termine numerico su base mondiale. Il nome risulta dall’acronimo di Liberty Intelligence Our Nation’s Safety. Nel 2017 abbiamo festeggiato la grande solennità della festa del centenario e nel luglio 2019 a Milano si svolgerà la Convention internazionale, quest’anno ricorre invece il cinquantennale della Fondazione L.C.I.F. (Lions Clubs International Foundation).

Ricordo una celeberrima frase del nostro Fondatore: «non si può andare lontano se non si pensa di fare qualcosa per gli altri». Mi piace ricordare poi un altro monito che Melvin Jones incorniciò nel suo ufficio affinché tutti potessero leggerla: “la verità e le rose sono avvolte da spine”. Ne sanno qualcosa Antonella Inga e Luca Aronica che hanno deciso di aiutare il prossimo attraverso l’associazione dilettantistica “Free Moving” operante in Monza nell’ausilio alle persone diversamente abili.

Quando conobbi Luca molti mi avevano parlato di lui: una mia collega e alcuni dei miei alunni, ora posso finalmente anche “leggerlo”: «ho deciso di raccontare la mia storia -scrive Luca Aronica in questo libro che lo descriveper ricordare a me stesso, e a tutti i lettori, che dobbiamo guardare le cose cambiando sempre punto di vista. Un po’ come insegnava ai suoi studenti il Capitano Robin Williams nel celeberrimo L’attimo fuggente.

Beh, aveva ragione, e l’ho capito dopo essere passato attraverso le strade contorte del labirinto della vita. Quel labirinto pensato non per confondere, ma per ricordarci che c’è un percorso, anche nella confusione dei nostri giorni.

C’è una via nascosta, che conduce al centro della vita.

Vent’anni fa, quando Giulia iniziò a portarsi via lentamente ma inesorabilmente la mia vista, non avrei mai creduto di poter trovare quella strada».

Nel leggere questo pregevole testo, scritto da Antonella e ispirato alla vita di Luca, non posso non pensare alla grandissima Helen Keller che sfidò i LIONS a diventare “Cavalieri dei non vedenti” in una vera e propria crociata contro le tenebre che si estrinseca in oltre un secolo di Service,si noti che i Lions sono famosi nel mondo per la loro assistenza a non vedenti e ipovedenti, in Italia possiamo ricordare il Servizio Cani Guida dei Lions -Onlus Ente Morale operante dal 1959- proprio in area briantea, a Limbiate, così come il Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati ONLUS di Chivasso (TO) e, non ultimo, il Servizio “Libro Parlato” che fornisce gli audiolibri a molti utenti non vedenti o ipovedenti.

Osservando l’assistenza che L.C.I. ha fornito, sono certo che in molti hanno agito per il bene e in questo alveo speriamo di fare altrettanto: dagli screening della vista alla sponsorizzazione di cani guida, dal supporto ad ambulatori pediatrici alla cura degli occhi, in questo secolo di attività i Lions hanno lavorato per migliorare la vita di coloro che non vedono. Dagli ipovedenti abbiamo saputo trarre, come in “Edipo a Colono” -memorabile tragedia di Sofocle («io ho sofferto, Teseo, dolori su dolori, spaventosi»)-, la forza necessaria a lasciarci accompagnare per trovare la luce e la via necessaria ad aiutare il prossimo e, attraverso il Servizio, sentirci realmente uomini e donne appagati delle loro Opere! È così che i Lions sono diventati un fenomeno mondiale che non può essere ricondotto solamente al lavoro infaticabile di Melvin Jones.

Poc’anzi ricordavo una donna straordinaria, Helen Keller, che aiutò il Lions Clubs International a scoprire il suo scopo, lei sordocieca a causa di una febbre contratta in tenera età. La giovane Helen imparò dapprima il linguaggio dei segni, successivamente il sistema Braille e pochi anni dopo iniziò a parlare. Grazie alla sua enorme sensibilità, da adulta divenne un’infaticabile sostenitrice delle persone disabili. È nel 1925 che il suo destino impattò con noi: la sua partecipazione alla Convention di Lions Clubs International fu decisiva e propose ai Soci di diventare “cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”. L’assemblea dei Lions accettò la sua sfida e da allora il nostro lavoro ha sempre incluso programmi per la vista, mirati alla lotta contro la cecità prevenibile.

Il Consiglio di Amministrazione di Lions Clubs International nell’anno lionistico 1970/1971 proclamò il 1 giugno 1971 come “Giornata Helen Keller”; annualmente, in questa giornata, i Lions di tutto il mondo implementano i progetti di servizio legati alla vista e perpetuano il ricordo di Colei che così si espresse durante il suo discorso alla Convention di Lions Clubs International a Cedar Point in Ohio (USA) il 30 giugno 1925:

«gentili Lions e signore,

suppongo che conosciate la leggenda secondo cui l’opportunità è una signora capricciosa che bussa una sola volta a tutte le porte, ma se la porta non viene aperta rapidamente se ne va per non tornare mai più. In effetti è così: le donne belle e desiderabili non aspettano, bisogna prenderle al volo.

Io sono la vostra opportunità. Sto bussando alla vostra porta e voglio essere accolta. La leggenda però non dice cosa fare quando diverse meravigliose opportunità si presentano contemporaneamente alla stessa porta. Immagino che in tal caso si debba scegliere quella che si preferisce e io spero che voi vogliate accogliere me. Io qui sono la più giovane e quello che vi offro è ricco di splendide occasioni per servire gli altri.

L’American Foundation for the Blind ha solamente quattro anni. È nata dalle esigenze impellenti dei non vedenti e ha preso vita grazie a costoro. È nazionale e internazionale per scopo e importanza e costituisce la migliore e più illuminata iniziativa finora realizzata su questa tematica. Il suo obiettivo è rendere ovunque la vita dei non vedenti più proficua, incrementando il loro valore economico e dando loro la gioia di un’attività normale.

Provate a pensare come vi sentireste se all’improvviso oggi diventaste ciechi. Immaginatevi inciampare e brancolare, a mezzogiorno come fosse mezzanotte, il vostro lavoro, la vostra indipendenza svaniti nel nulla. In mezzo alle tenebre, non sareste felici se un amico vi prendesse per mano e vi dicesse: “Vieni con me, ti insegnerò come fare alcune delle cose che facevi quando ci vedevi”? Questo è proprio il tipo di amico che la American Foundation vuole essere per tutti i non vedenti, se le persone che ancora vedono daranno il supporto necessario.

Avrete udito di come, grazie a poche parole uscite dalle labbra di una persona, un raggio di luce proveniente da un’altra anima abbia toccato le tenebre nella mia mente, facendomi ritrovare me stessa, scoprire il mondo, trovare Dio. È solo grazie al fatto che la mia insegnante abbia saputo di me e abbia fatto breccia nella buia e silenziosa prigione che mi avvolgeva che sono in grado di lavorare per me stessa e per gli altri. Più che il denaro ci interessa l’empatia. Un dono è vuoto senza la solidarietà e l’interesse del donatore. Se vi occuperete di questo, se riusciremo a fare in modo che gli abitanti di questo grande paese si prendano cura di loro, i non vedenti sconfiggeranno veramente la cecità».

Da quello storico discorso di Helen Keller alla Convention di Lions Clubs International è passato quasi un secolo e nel solco del suo insegnamento oggi celebriamo questo importante testo di Antonella e Luca i cui proventi andranno in beneficenza proprio per aiutare chi è in difficoltà. Sono certo che il nostro Lions Club Carate Brianza Cavalieri saprà trarre insegnamento da questa bellissima storia.

Un particolare ringraziamento giunga alla Prof.ssa Paola Borin, docente di lettere all’Istituto d’Istruzione Superiore di Stato “Martin Luther King” con la quale, insieme ad un alunno sordocieco, quest’anno abbiamo partecipato alla visita al Centro Cani Guida Lions di Limbiate con l’allora Governatore Distretto 108 Ib1, e al Prof. Mario Papalini, editore.

In ultimo, consentitemi di ringraziare anche i lettori che sapranno far tesoro delle parole, e ancor di più degli insegnamenti di vita sottesi a questo testo che prosegue lungo la strada tracciata da Helen Keller e segna un nuovo inizio della nostra missione di “Cavalieri della Cecità”, con l’augurio che anche il nostro Club sappia attingere alla preziosità di quella grande Donna che determinò quell’approccio empatico e coraggioso che caratterizza ancora oggi i Lions.

Alessio Varisco,

Presidente del Lions Club Carate Brianza Cavalieri – Melvin Jones Fellow

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