Aisu (Associazione Interculturale per lo  Sviluppo umano) per lo sviluppo relazioni tra le persone e con l’ambiente.

L’associazione Aisu (Associazione Interculturale per lo  Sviluppo umano) opera sul territorio locale aprendosi a contatti con il resto d’Italia e del Mondo.

La mission è quella di favorire la crescita sociale e personale attraverso lo sviluppo delle relazioni tra le persone e con l’ambiente.

Ritiene che le relazioni siano spesso sacrificate e messe da parte, a favore di altri interessi, siano essi politici, economici, culturali.

Prende atto della mancanza di spazi e tempi nel tessuto urbano, necessari per l’incontro tra le persone, non strutturato o finalizzato a qualche scopo.

Mentre un tempo ci si trovava in piazza, nel cortile delle case, al lavatoio, al mercato;

ora l’incontro avviene principalmente nei supermercati, dove l’unica forma di scambio è un saluto di circostanza.

Considera questo aspetto quale fattore importante nell’impoverimento sociale, vitale per ogni essere umano, che perdendo la capacità di scambio e contatto, si chiude sempre più in circuiti programmati e ripetitivi, che generano solitamente la paura di sperimentare nuove forme di scambio relazionale.

Si è persa l’occasione per incontri con chi la pensa diversamente o ha stili di vita differenti: in questo caso, relazionarsi richiederebbe troppo impegno per trovare punti in comune o troppa flessibilità per accogliere il nuovo e mettere magari in discussione consolidati punti di vista e abitudini di vita.

Aisu considera elemento qualificante la capacità di cooperare e di unire le sinergie.  Per questo promuove Reti tra associazioni, enti, Istituzioni e altre forme di aggregazione spontanea o organizzata, che siano opportunità di incontro e di scambio.

Aisu ha sempre considerato il tema dell’accoglienza un cardine importante nell’attività dell’associazione.

In modo particolare, per quanto riguarda l’accoglienza degli immigrati ritiene fondamentale sviluppare capacità relazionali e di dialogo.

Accoglienza è saper creare un clima di apertura verso l’altro e quindi di collaborazione, competenze che devono essere agite nei fatti quale stile di vita del nostro gruppo sociale.

Ritiene pertanto di fondamentale importanza che tutte le associazioni, tutti i cittadini, riescano a concretizzare stili di vita improntati alla reciproca stima e fiducia, superando i conflitti, favorendo la capacità di ascolto, al di là delle differenti modalità di lettura delle situazioni , consapevoli che il valore dato alla diversità nasce proprio dalla capacità di operare sintesi in cui le sinergie possano dar luogo a momenti creativi in cui poter trovare soluzioni a ogni difficoltà e problema.

L’immigrazione è occasione per mettersi alla prova, per capire il proprio livello di evoluzione personale e sociale. Non deve tramutarsi nella possibilità di alzare barricate, e tantomeno occasione per interessi di pochi che coprono maldestramente con un pietismo fuori luogo, spingendo verso il conflitto sociale.

Aisu riconosce che ci sono aspetti da correggere e ritiene lo si debba fare attraverso il dialogo ragionato con cui   superare posizioni contrapposte attraverso nuove sintesi più rispondenti ai bisogni di tutti.

Individua nel dialogo, nella conoscenza e nella esperienza di vita condivisa, gli strumenti per la crescita sociale, nello stesso tempo ritiene importante la condivisione di regole che possano garantire una convivenza basata sul rispetto reciproco, fondamentale per lo sviluppo della solidarietà tra i popoli.

 

 

Attività:

  • Organizza il festival internazionale della poesia, nel mese di maggio/giugno, in cui sono invitati a partecipare persone di tutto il Mondo, e la presentazione di libri di poesie o altro, di autori locali o di interesse culturale  e di tutela del territorio.
  • Ha promosso a livello nazionale la Rete Cerealia, che ogni autunno organizza il festival Cerealia edizione Lombardia.
  • Crea contatti con Paesi dell’Africa (dal Marocco alla Liberia, alla Tanzania), del sud America (Perù). In Asia in Nepal, Laos e in modo particolare con il Pakistan.
  • Ha organizzato incontri per le donne emigrate dall’Est Europa (Ucraina – Romania – Albania – Ungheria), soprattutto in occasione delle feste di Natale.
  • Ha sviluppato alcuni progetti con il Consolato di Milano e l’ambasciata del Marocco; ha organizzato un convegno sul tema dell’acqua tenutosi all’università di Marrakesh il 21 e 22 marzo 2014.
  • Dallo scorso anno è stato avviato un progetto per le donne dell’Africa.
  • Con la collaborazione di altre associazioni del territorio, sono stati raccolti fondi per l’acquisto di macchine da cucire per il laboratorio di sartoria delle donne di Dondì, in Congo.
  • E’ stato avviato un progetto di sartoria in una scuola professionale a nord della Tanzania, nella regione del Kilimangiaro.
  • Per il 2019 si prevede di creare una rete tra le donne dei villaggi che hanno ricevuto le macchine, in modo da avviare un’attività che possa essere produttiva e creare reddito.
  • Collabora con la CRI di Luino per la raccolta di materiale sanitario per i centri di primo soccorso in Tanzania e auspica la partecipazione delle altre associazioni.
  • Si attiva per la diffusione della rete Global Health Telemedicine (GHT), una rete che consente ai medici italiani e africani di collaborare nelle diagnosi, prognosi e terapie, grazie alla telemedicina.

 

  • Fin dal 2011, anno della sua costituzione, Aisu si è impegnata nell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri, sviluppando competenze specifiche

Negli anni poi sono nate nuove realtà destinate allo scopo e dallo scorso anno Aisu si impegna ad offrire il proprio supporto con volontari.

Aisu ritiene che accanto all’insegnamento della lingua italiana si debba garantire e pretendere la conoscenza dei principi base della Costituzione Italiana e far conoscere le leggi che governano la vita quotidiana del cittadino; pertanto rimane a disposizione per offrire anche questo tipo di supporto.

Per concludere si vuole sottolineare il desiderio di poter avviare insieme alle altre associazioni del territorio che lo ritenessero interessante e importante, un impegno di comunità partecipata, attraverso l’incontro e la collaborazione  con la stesura di un calendario di massima di impegni e manifestazioni sul territorio.

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