Il caso di via Roma – amministrazione fra timore e iattanza

AVERE TORTO ANCHE QUANDO SI HA RAGIONE: L’AMMINISTRAZIONE FRA TIMORE E IATTANZA

Premesso che, come ho già dichiarato in un precedente comunicato, sono d’accordo con l’eliminazione dei bagolari collocati in via Roma ove questi producono danni alle proprietà private e altrettanti danni ai marciapiedi e alle reti sotterranee delle varie utenze, osservo che in questo come in tanti altri casi l’Amministrazione sta realizzando la notevole impresa di avere torto anche quando ha ragione.

La cortina fumogena che si innalza sopra via Roma è fitta e impenetrabile, ed alimenta le curiosità che succintamente elenco di seguito.

Perché una parte della strada (quella più lontana dal centro) non presenta problemi visibili e l’altra invece ha i marciapiedi dissestati?.  Non credo che si tratti di un caso. Dunque perché questa differenza? Forse nella porzione periferica sono stati utilizzati degli accorgimenti tecnici particolari? Si parla in proposito di sopraelevazione dei marciapiedi: questo accorgimento si può utilizzare anche nella parte dissestata della via? Ed è tale da proteggere  fognature, cantine, fondamenta e quant’altro manufatto è presente nel sottosuolo? Se la risposta è sì, perché non si procede in tal senso? Forse (motivazione di cui il buon padre di famiglia deve tenere conto) per i costi?  Ditecelo.

Inoltre: è in grado l’amministrazione di precisare quanti sono gli alberi che saranno rimossi e per quale motivo lo saranno? Di dire quanti e quali sono gli alberi ammalorati, quanti e quali i sani? Avete se non sbaglio un agronomo in qualità di collaboratore, e pure Legambiente che  (cercandovi i guai da soli)  avete contattato fin dalla fase progettuale: certamente potranno aiutarvi.

Io credo che un’amministrazione possa far accettare ai cittadini molte cose se dice chiaramente cosa intende fare e perché. Quello che sconcerta  sono le cose dette e non dette, e quelle che si scoprono per caso strada facendo, come  conigli tirati fuori dal cilindro del prestigiatore. Dite quello che intendete fare, e a quel punto, se ne siete convinti, difendete le vostre ragioni di fronte a chi le contesta, fino in fondo. Un generale che avanza, poi si ferma, si guarda intorno, annusa l’aria, modifica in parte la rotta, chiama aiuto, riprende a muoversi in qualche modo, che fiducia può ispirare alle truppe, volevo dire: ai cittadini?

Si procede così fra timore e iattanza. Il timore è oggi chiaro ed evidente: i lavori sono fermi. E, nella stasi, maggiormente risalta lo squallore, quasi l’impudicizia, degli alberi segati. La iattanza è tutta nel comunicato scomposto e sopra le righe del vicesindaco Vanzulli pubblicato ieri. E sì che l’esperienza politica la quale non manca dalle parti della Lega – i cui esponenti saltabeccano da svariati anni da un paese all’altro occupando cariche varie –  dovrebbe insegnare che chi comanda deve essere un buon incassatore, e reagire con pacatezza, magari (se ne è capace) con un po’ di ironia. Che senso ha parlare di “maldicenza presuntuosa degli sciocchi”? Crede che sia una efficace forma di reazione alle critiche? Tutte le risorse impiegate per stipendiare gli spin doctor sortiscono di questi risultati?

Infine un cenno allo sbandierato  progetto con il liceo scientifico. Mi si scusi la brutalità , ma si deve essere proprio alla frutta per far credere che un progetto didattico, per quanto ben fatto,  possa avere un impatto importante in una questione come questa.

Siete dunque alla frutta. Pazienza. Prendetevi una lunga pausa post prandium. Domani è un altro giorno.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale eletto a Saronno

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