Antimafia contro Massoneria, Nicola Morra chiede gli iscritti a Bisi

di Giuseppe Criseo

Seguiamo da parecchio tempo le vicende della “massofobia“, così è stata definita la vicenda dell’odio contro la Massoneria ufficiale, di cui il Grande Oriente d’Italia guidato dal Gran Maestro Stefano Bisi, è il principale protagonista italiano.

Sarà perchè il Grande Oriente rappresenta la parte più popolosa e anche attiva, a ritornare sulla richiesta di rendere pubblici gli iscritti?

Colpire uno per educarne tanti?

Il Movimento è in difficoltà dal punto di vista del consenso elettorale e allora partono le grandi campagne mediatiche su Facebook, e allora ci aspettiamo un intervento deciso sugli extraterrestri e sulle scie chimiche!

Entriamo nel dettaglio e proponiamo quanto scrive su Facebook, una voIta si usava “Porta a Porta”che aveva ben altro spessore,e ricordiamo anche ai pentastellati di un certo livello, parliamo della Commissione Antimafia non di liti di cortile e anche la forma è sostanza, anche se non ci si può attendere determinate valutazioni da chi non mastica molto di Istituzioni e garbo politico:

Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi ha scritto una lettera all’Arcivescovo di Palermo per chiarire che mafia e massoneria non sono da accomunare.

Nella sua lettera Bisi dice tra le altre cose rivolgendosi all’Arcivescovo: “Le vorrei poi fare notare che la Massoneria non è un’organizzazione segreta od occulta e che la sua azione illuminatrice rientra a pieno titolo fra quelle tutelate dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Le vorrei segnalare altresì che il Grande Oriente d’Italia sottopone a controlli rigorosissimi coloro che fanno richiesta d’ingresso e che richiede i certificati penali da tempo immemore…”

Il Gran Maestro Stefano Bisi

“Approfitto di queste parole per tornare sul tema dei legami fra mafia e massoneria, dato il ruolo che rivesto ed il Comitato che è stato promosso proprio per far luce su queste connessioni.

Gentile Bisi, lei asserisce che la massoneria ha saputo rinnovarsi negli anni come lei ed i suoi predecessori hanno sempre voluto, per stare al passo con i tempi, accogliere nuovi membri e difendere l’onorabilità della vostra associazione.

Ritengo tuttavia che oggi, come ad inizio anni ’90, sia necessario un nuovo passo in avanti verso la trasparenza.

Lo richiedono le inchieste che vedono, dal Nord al Sud, le organizzazioni mafiose infiltrare la società e la politica servendosi del veicolo della massoneria, come ad esempio la recentissima operazione in Val d’Aosta ha dimostrato.

Le istituzioni vi chiedono da tempo maggiore trasparenza, come vediamo dalla relazione la cui notizia riposto qui sotto relativa al lavoro di chi mi ha proceduto, la presidente Rosy Bindi. Ma al momento non si è potuta apprezzare da parte vostra un’intenzione reale in tal senso.

Nell’interesse dell’onorabilità dell’organizzazione che rappresenta e per dissipare ogni dubbio su presunti legami fra mafie e logge massoniche la invito a rendere pubblici gli elenchi dei vostri iscritti.

Questo sarebbe un gesto apprezzabile da parte vostra, che risparmierebbe un lavoro parlamentare che sarebbe comunque avviato a questo scopo.”

IL dubbio che Morra ha è che ci siano legami tra massoni e mafiosi, su quali basi e casi? Intercettazioni, condanne, pentiti? Tutto è verosimile quando si parla di processi con condanne definitive che riguardino non singoli casi ma l’intero gruppo dirigente.

La materia è complicata, difficile e magari anticostituzionale con aspetti sulla privacy che forse neanche il Gran Maestro potrebbe violare: ci si scrive ad una associazione e i dati rimangono all’associazione di qualsiasi tipo si tratti o per la Massoneria non valgono le stesse regole?

Se poi il ragionamento è che ci sono alcuni casi di appartenenti al GOI che sono stati condannati (tesi da dimostrare in tribunale e non su Facebook), ritenendo le loro azioni criminose, la loro responsabilità ricade sugli organi dirigenti per mancato controllo e con quali mezzi se non dopo le condanne?

IL Grande Oriente non accetta chiunque a differenza di tante associazioni per esempio i partiti, se non dopo una lunga osservazione, e la richieste sono precise:
“si richiedono i certificati penali da tempo immemore, cosa che la chiesa di Palermo ha appena attuato tramite il suo decreto vescovile. “(BISI)

Come diventare Massoni
Alcuni pensano che entrando in Massoneria si avranno relazioni influenti, nuovi amici, possibilità di carriera sul piano professionale e lavorativo… In breve: l’adesione alla Massoneria non consente avanzamenti di carriera, favoritismi politici, guadagni economici o finanziamenti personali di qualsiasi genere, nella Libera Muratoria non è lecito nessun tipo di favoritismo. Nessun Fratello può e deve chiedere a un altro Fratello ciò che è illecito chiedere, ciò che contrasta con le leggi, con l’etica, con il buon senso e con la correttezza. Voglio in ogni caso rassicurarla: in Massoneria certamente si sale, se non nella carriera, nella conoscenza di sé stessi. (sito ufficiale del Grande Oriente).

Concludendo, la richiesta ai quattro venti sui social, svilisce le istituzioni democratiche che sono una cosa seria e che si muovono sui piani previsti dalla leggi e punta solo a costruire un’immagine che non si ha, visto che non si vedono particolari caratteristiche e curriculum da giustificare certe posizioni apicali su settori delicati per la vita del Paese.

Se Morra vuole andare a fondo chieda di indagare sui tanti misteri d’Italia con le morti di Falcone e Borsellino tanto per citare alcuni martiri e chieda regole serie su chi ci rappresenta che dovrebbe avere curriculum adeguate alle cariche proposte, nessun tipo di condanna e una certa esperienza che viene richiesta a chiunque aspiri a un lavoro, figuriamoci a chi dirige l’Antimafia|

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