Busto Arsizio si vaccina

Nel salotto buono di Busto Arsizio,  i no-vax in  piazza Santa Maria.

Ma sono veramente “no-vax” quelli che oggi erano in piazza Santa Maria a Busto Arsizio con tanto di striscioni a manifestare sul tema dei vaccini, una delle tante vicende che ha visto divisi non solo Lega e Pentastellati, ma gli stessi Cinque Stelle.  A giudicare dall’intervista, il problema sembra riguardare non tanto o non solo l’ammissibilità dei vaccini in genere ma, soprattutto, l’informazione.

A detta dei manifestanti ci sarebbe la poca trasparenza sulle reali conseguenze di questi vaccini, che riguardano soprattutto i bambini in età scolare e le scarse informazione sulle conseguenze riguardanti l’assunzione dei vaccini stessi. Viene citata come esempio del caos di informazione vaccinale,  l’associazione CORVELVA  Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni nata  nel 1993,  che pone come suo fondamentale principio  la libera scelta delle vaccinazioni. Ma la materia è complessa, messe in discussioni le analisi ordinate dalla stessa CORVELVA, di fatto l’atteggiamento anti vaccino dello stesso leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, è cambiato da una drastica opposizione ai vaccini alla critica solo al loro obbligo. Di fatto la gente comune resta sconcertata e con tanti “Grilli” per la testa la tendenza comune è ad essere o pro o contro vaccino, con la paura poi che, alla base, ci siano i grandi interessi delle case farmaceutiche. Nel seicento si gridava agli untori di manzoniana memoria che diffondevano la peste e alla base c’era una grande ignoranza. Oggi, nell’era della scienza e della comunicazione, molti hanno l’impressione di “essere tenuti” nell’ignoranza.

Gianni Armiraglio

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