Nucleo Operativo Ecologico di Catania, sequestrata cava a Belpasso

La cava, ove erano in corso manovre di lavorazione di materiale basaltico,
ricade all’interno della cosiddetta zona “D” del parco dell’Etna, zona
sottoposta a speciale vincolo naturalistico e paesaggistico, dove è
assolutamente vietato poter condurre alcuna attività che ne possa modificare
o alterare l’aspetto, men che meno quella estrattiva.
La verifica della documentazione dell’azienda operante nel sito consentiva di
rilevare l’assenza di autorizzazione valida ad effettuare tali lavori tanto che la
titolare della stessa è stata denunciata per aver condotto dei lavori di
sbancamento all’interno di un’area sottoposta a vincolo in assenza della
prescritta concessione estrattiva, di competenza del distretto minerario, oltre
che per violazione dell’art. 734 del codice penale, per aver causato il
deturpamento dei luoghi sottoposti a speciale tutela di tipo paesaggistico, con
altre responsabilità di carattere penale per quanto attiene l’impianto di
frantumazione dell’azienda, sequestrato, in quanto risultato sprovvisto della
prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Sequestrato inoltre un
escavatore munito di martello pneumatico.
Nel corso dell’ultimo anno, i Carabinieri del NOE di Catania nell’area Etnea
hanno posto sotto sequestro 5 aziende, 9 cave abusive, 4 impianti di
frantumazione e produzione di calcestruzzi trovati privi delle necessarie
autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, nonché decine di escavatori,
pale meccaniche e camion utilizzati per le illecite attività.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *