Tigro è ritornato a casa

Barbara T. ha lanciato subito l’allarme. Quando l’8 febbraio non ha avvisto ritornare a casa il suo Tigro: un gattone europeo tigrato che come buon senso vuole è microcippato e castrato.
Ogni tanto usciva a fare un giretto ma quella sera del’8 febbraio alle 17 non è tornato, come consueto.
Barbara si è allarmata e ha cominciato a fare appelli sui social. Per giorni nessuna traccia del gatto ha messo dei volantini consumato le strade che circondavano la sua abitazione. Ha chiesto proprio a tutti, vicini passanti e stabilimenti, si è rivolta anche all’ufficio tutela animali del Comune di Pomezia dove risiede. Proprio la signora Carla Venerucci la responsabile del Ufficio tutela animali comunale, ha indicato a Barbara di chiedere aiuto anche a lorena moscetti il commissario territoriale E.N.P.A. ente nazionale protezione animali. Ieri sera proprio mentre Barbara e Lorena negli uffici ENPA erano intente a contattare tutti i volontari di zona, è arrivata una telefonata. L’unica che dava un po’ di speranza dopo 15 giorni di ricerche. Una vicina di casa sentiva miagolare in lontananza. Il miagolio proveniva dall’interno di uno stabilimento proprio lì vicino a casa.
Si sono precipitati sul posto. Barbara ha da prima contattato la polizia locale che ha declinato dicendo che non potevano intervenire in una proprietà privata. Successivamente ha poi chiamato il numero unico di emergenza.
È stata messa in contatto con la stazione dei carabinieri di Pomezia. È immediatamente arrivata una volante sul posto, poco dopo un auto della Servitalia Sicurezza che informati del accaduto hanno mandato tempestivamente un’addetto.
Dopo quasi 2 settimane chiuso all’interno di un capannone dove trovare acqua e cibo era impossibile Tigro è sopravvissuto.
Un abbraccio che ha fatto scoppiare in lacrime mamma Barbara e ha commosso tutti i presenti.
E come ha commento Barbara sul suo post di ricerche: NON PERDETE MAI LA SPERANZA!

Tigro è stato