Pullulare di deiezioni canine. Tecniche innovative adottate dal Comune di Malnate per combattere il problema.

Bortoluzzi scrive all’assessore

Egregio Assessore,

come da Suo invito ho chiesto all’ Assessore alla Tutela ambientale del Comune di Malnate informazioni dettagliate sul progetto adottato dal Comune medesimo.

Lo stesso mi ha cortesemente risposto e trasmetto la relazione che ho ricevuto ponendola a capo della presente.

Confido voglia convocare al più presto una riunione con noi e con tutte le persone che leggono per conoscenza.

Come ho scritto a Lei, ai suoi predecessori e ora all’Assessore del Comune di Marnate abbiamo solo una conoscenza giornalistica  (positiva) del progetto DNA  (Corriere della sera) ma riteniamo che sia molto importante sperimentarlo. Gli animali domestici sono considerevolmente aumentati in città. I comuni non educano i loro padroni che molte volte lasciano gli animali a sporcare i luoghi pubblici senza raccogliere poi gli escrementi che vengono fatti. La decenza delle città viene compromessa (i cittadini sono spesso costretti a vivere tra le deiezioni). Soprattutto  si guasta il rapporto tra i cittadini proprietari e non proprietari di animali domestici. Tra quelli che sono  proprietari di animali domestici educati e decenti e quelli, invece, che non sono educati e decenti , tra quelli educati e rispettosi e quelli che non, invece, lo sono. È giusto lasciare che i cittadini abbiano un animale domestico. È però un dovere dell’amministratore pubblico governare questo possesso mettendo delle prescrizioni cui deve essere impossibile per il proprietario di un animale domestico sottrarsi.

Questa Associazione aveva proposto al Comune di Varese di aprire delle aree cani. Questo era stato fatto per la 2ª volta da parte di una città in Italia (dopo Milano) ma ignorando però dal Comune di Varese le prescrizioni da noi impartite. Tra queste vi è la disinfestazione delle aree cani che avrebbe dovuto sempre essere svolta a cadenza almeno mensile da parte di Aspem (gli escrementi infatti possono nuocere agli altri cani e a chi frequentasse i luoghi dove le aree cani sono posizionate. È mancata anche la pubblicizzazione completa delle aree cani presenti in città.

Vorrà affrontare e risolvere finalmente questi problemi.

Stante la relazione progettuale di cui in appresso e  l’esiguo costo sociale dell’iniziativa (a fronte dello sperato risultato positivo della stessa), trasmetto la presente al Presidente della Provincia, perché Egli possa diffonderla a tutti i comuni provinciali. Chiaramente più è esteso e attuato  il progetto, più gli animali possono essere tutelati e più efficace potrà essere lo stesso.

Attendendo la richiesta riunione, porgiamo un cordiale saluto.

Il Presidente

Arturo Bortoluzzi

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