Taino, fornitori pagati in 20 giorni
riceviamo e pubblichiamo
Una politica virtuosa dell’attuale amministrazione comunale ha portato a ridurre il pagamento dei fornitori da 200 giorni a 20. Perché lavorare bene, si può e si deve fare
All’imminente chiusura di mandato, l’amministrazione comunale di Taino comincia a tirare le somme per comprendere, in primo luogo, se si è lavorato bene, e come.
La credibilità e sostenibilità del bilancio comunale è stata fin da subito una priorità per questa amministrazione anche e soprattutto nei confronti dei numerosi partner esterni sui cui una amministrazione comunale deve appoggiarsi per avere una corretta e attenta gestione del territorio e delle proprietà comunali.
Entrando nel concreto dei numeri a supporto delle azioni fatte, gli indicatori finanziari ed economici generali hanno portato nella maggior parte dei casi dei miglioramenti, in alcuni anche in modo sensibile:
- Residui attivi – ossia crediti che il Comune accumula nei confronti di cittadini e imprese (da tasse, multe, tariffe dei servizi, etc.) e di altri soggetti:
– Incidenza dal 53,69% del 2012, al 40,20% del 2013, al 33,10% del 2014, al 25,72% del 2015, al 23,35% del 2016, fino al 22,65% del 2017.
- Residui passivi, ovvero quei residui che contribuiscono negativamente al calcolo del risultato di amministrazione in quanto rappresentano debiti che l’ente comunale vanta nei confronti di soggetti terzi:
– Incidenza dal 89,83% del 2012, al 59,69% del 2013, al 39,22% del 2014, al 30,02% del 2015, al 24,60% del 2016, fino al 24,53% del 2017.
Inoltre, un’attenta gestione di “cassa” per il rispetto dei tempi di pagamento (30 giorni di legge) è stato uno degli obiettivi fortemente perseguiti da questa amministrazione. Di seguito il trend dei pagamenti:
– Media 2013 ritardo di gg. 188
– Media 2014 ritardo di gg. 49
– Media 2015 anticipo di gg. 7,06
– Media 2016 anticipo di gg. 7,98
– Media 2017 anticipo di gg. 7,53
– Media 2018 anticipo di gg. 11,11
Mantenere gli impegni nei confronti di terzi e una gestione del bilancio da “buon padre di famiglia” è e deve essere una responsabilità da sostenere sempre, al di là del fatto che il sistema Italia permetta di indebitarsi oltre il consentito delle proprie risorse.