Venezia: “pagare per vederla”

Venezia: "pagare per vederla"
Venezia: “pagare per vederla”

Scatta dal 1° maggio il pagamento del biglietto di accesso giornaliero a Venezia che darà il diritto di potersi muovere liberamente tra le calli e gli spazi pubblici con la facoltà di usufruire dei servizi presenti al suo interno.

Alcune città italiane fortunatamente hanno un flusso turistico molto forte che in alcuni periodi dell’anno crea una forte sproporzione tra i pochi cittadini residenti e i moltissimi turisti prevalentemente giornalieri che usano lo spazio pubblico senza di fatto contribuire ai costi di gestione.

A Venezia verrà applicato un sistema tariffario a fasce orarie differenziate, in base alla prevista affluenza di turisti, con l’intento di redistribuire in maniera più razionale l’afflusso giornaliero su diversi giorni e quindi evitare il congestionamento dello spazio pubblico.

Dal prossimo mese di maggio partirà una prima fase di rodaggio con l’applicazione di una tariffa uguale per tutti di 3 euro al giorno a persona e successivamente ci sarà un aumento a sei euro più l’introduzione di quattro fasce, dai tre ai dieci euro, in base all’afflusso di persone previsto.

La novità, che andrà sperimentata nei fatti, non va comunque nella direzione di aiutare i residenti e limitare il fenomeno dello spopolamento e portare la città ad una ulteriore museificazione.

Il fenomeno dello spopolamento dei centri storici è molto complesso e il pensare che il turismo di massa di fascia bassa sia l’unico problema, non aiuta a capire il funzionamento delle dinamiche urbane.

Se da una parte si vuole veramente migliorare la vita dei residenti, agevolando le aperture delle attività, uscendo dalle dinamiche corporative, e adattare il tessuto edilizio o investire in servizi alla persona, dall’altra parte bisogna capire che ci sono dinamiche globali come l’aumento del turismo che sono molto difficili da governare.

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