Crisi Emmezeta Vergiate Brianza e Monti (Lega) ricevono i lavoratori al Pirellone.

La crisi di Emmezeta a Vergiate, a furia di parlarne, ha attirato l’attenzione dei leghisti in regione Lombardia:
“Al loro fianco per difenderli con tutti i mezzi a disposizione di Regione Lombardia”


Milano, 9 aprile – “Metteremo in campo tutte le azioni possibili come Regione Lombardia per tutelare i lavoratori dell’Emmezeta di Vergiate”.
Così Francesca Brianza, Vicepresidente del Consiglio regionale, ed Emanuele Monti,

Consigliere regionale e Presidente Commissione Sanità, entrambi esponenti della Lega eletti nel territorio della provincia di Varese, i quali hanno incontrato oggi a Palazzo Pirelli una delegazione dei dipendenti del famoso negozio di Vergiate.
“Si tratta di 41 posti di lavoro che rischiano di saltare – spiegano Brianza

e Monti – dopo la decisione di spostare le attività amministrative nella sede di Milano da parte della proprietà del negozio, il gruppo Conforama. Noi siamo vicini ai lavoratori e chiediamo l’apertura di un tavolo per discutere, tra tutte le parti, della situazione in modo assolutamente chiaro e trasparente”.
“Abbiamo coinvolto il Presidente della IV Commissione Attività Produttive, Gianmarco Senna, per portare il caso in audizione, dove possano essere ascoltare tutte le parti – sottolinea Monti – sia la proprietà dell’azienda sia la proprietà dell’immobile. Perché oltre alla tutela dei lavoratori, occorre salvaguardare il luogo dove sorge la storica attività”.
“Siamo a fianco di tutti i dipendenti che rischiano di perdere il lavoro – dichiara Brianza – attiveremo subito i vertici di PoliS Lombardia, l’istituto che supporta le politiche di Regione Lombardia ed entra in azione per risolvere le crisi come questa, individuando soluzioni per la tutela dei lavoratori e per favorire la continuità delle attività economiche”.
“Si tratta di salvaguardare la professionalità delle 41 persone che rischiano il posto di lavoro – spiega Simona Menegale della Cisl, che ha partecipato all’incontro – è dal 2017 che l’azienda continua ad operare riduzioni di organico: oggi si presuppone addirittura che ci sia la chiusura del punto vendita di Vergiate. Ci siamo rivolti alla Regione per trovare una soluzione differente: non ha senso infatti arrivare all’esubero, quando possono esserci numerosi strumenti alternativi, legati agli ammortizzatori sociali e ad una ricollocazione delle risorse. Soprattutto perché parliamo di un’attività che si trova nel bacino del Sempione, che rappresenta un indotto importante”.

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