Il confronto è il sale della Democrazia

Il confronto è il sale della Democrazia ?Agorà Liberi e Forti – Varese51 min · 

La #lenzuolata della #domenica di Nino Caianiello.

È arrivato in Provincia di Varese il momento del congresso provinciale di Forza Italia#Sabato prossimo a Villa Montevecchio di #Samarate si celebra un passaggio storico per il partito a cui Agorà Liberi e Forti guarda da sempre con grande vicinanza e simpatia. 
Una splendida location scelta tutt’altro che casualmente, perché Samarate è proprio la città dove Forza Italia, in Provincia di Varese, #combatterà la sua #battaglia più importante e più #coraggiosa, ma anche la scommessa più rischiosa, proponendo una propria candidata, la sindaco facente funzione uscente Alessandra Cariglino, sostenuta solo da Forza Italia e dalle liste civiche, in contrapposizione, oltre al centro sinistra, al candidato espresso da Lega e Fratelli d’Italia. È una #sfida che ha un #significatoaltamente #simbolico, nel quadro di un’alleanza di centrodestra che verrà sostanzialmente confermata in provincia di Varese (come già accaduto alle scorse elezioni provinciali con il contributo determinante di Forza Italia nella vittoria di Emanuele Antonelli) così come a livello amministrativo nazionale. 
Del resto, il compito di Forza Italia in questa fase politica che gli osservatori definiscono “fluida”, con il balletto in corso a Roma tra #Lega e Movimento #CinqueStelle che, giocando la parte degli innamorati che un giorno si lasciano e il giorno dopo si ripigliano, stanno recitando tutte le parti in commedia con l’obiettivo fin troppo evidente di polarizzare l’elettorato sulle loro due posizioni, è quello di tornare ad occupare l’area centrale dello scenario politico, recuperando quel voto moderato, e non, che oggi è visibilmente deluso dalle politiche del governo gialloverde e che non può riconoscersi in un #centrosinistra a trazione #PD che dietro a figure di stampo riformista come Carlo Calenda nascondono la vecchia nomenklatura dei Democratici di Sinistra e persino uomini di sinistra-sinistra come il già sindaco di Milano Giuliano #Pisapia, in una sorta di riedizione di quell’Ulivo e di quella Unione che nessuno francamente nell’Italia moderata, e non solo, rimpiange. Una sfida che per Forza Italia rappresenta una lunga marcia, da approcciare con pazienza e con la #consapevolezza che le politiche di pancia pagano elettoralmente nell’immediato ma alla lunga creano solo disastri, e in questo senso l’exploit di Renzi con il PD del 2014 è un monito che anche tra gli amici più saggi della Lega viene sempre tenuto in considerazione. 
Il congresso verrà svolto anche per mettere in chiaro una linea che ci porterà verso quella nuova fase che si aprirà, inevitabilmente, dopo il voto del 26 maggio. 
Dopo 7 anni lascia la guida del partito a Varese la nostra Lara Comi, europarlamentare uscente che sosteniamo convintamente nella nuova sfida elettorale alle Europee del 26 maggio. Era il 2012 quando si insediò, vincendo un intenso e partecipato congresso provinciale del #PopolodellaLibertà
Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti, alcuni volti sono cambiati, ma lo spirito è sempre quello di un partito aperto, che si confronta a tutti i livelli, che concepisce la politica come confronto di idee e non come un concerto di individualità e che ostinatamente difende i suoi valori di movimento di ispirazione cattolica, liberale e riformista. 
Non sarà nemmeno un caso che sabato a Samarate, tra i tanti ospiti attesi, ci sarà anche la nostra coordinatrice regionale e capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, a testimonianza che questa fase di apertura e di rinnovamento del partito è percepita e sostenuta anche a livello nazionale.
Quello di Samarate sarà un #congresso vero, anzi anche di più, perché le nuove regole stabilite a livello nazionale prevedono che la partecipazione non sarà limitata agli iscritti al partito, come da tradizione, ma anche ai simpatizzanti. Una modalità che farà assomigliare il congresso ad una sorta di elezioni primarie per la scelta del nuovo segretario provinciale. 
Gli assenti, mai come questa volta, avranno torto. Nel corso dell’ultimo anno, complice un calo di consensi a livello nazionale seguito alla scelta di Forza Italia di non volersi accodare agli alleati storici della Lega nel tentativo, ormai qualificabile come scellerato, di andare a formare un governo con il famigerato contratto con i Cinque Stelle di Gigino #DiMaio, abbiamo assistito allo stucchevole stillicidio di iscritti, e simpatizzanti, che hanno annunciato uno alla volta la loro dipartita da Forza Italia. Un’operazione mediatica ben orchestrata per far apparire quello che in realtà non si è verificato, perché i numeri di chi ha abbandonato il partito sono nei fatti trascurabili, e che oggi va in corto circuito di fronte alla realtà, questa sì inoppugnabile, di un partito che raduna la propria base di militanti per condividere la linea alla vigilia di una tornata elettorale decisiva come quella del #26maggio. Siamo abbastanza adulti e vaccinati per sapere bene che fa più notizia l’uomo che morde il cane e non viceversa, ma non vorremmo che si sottovalutasse la portata di questo congresso, soprattutto da parte di chi per mesi ha invocato, pro domo (o cadrega) sua evidentemente, la mancanza di collegialità nelle scelte e la carenza di democrazia interna. Non c’è nulla di davvero più democratico di quello a cui assisteremo sabato a Villa Montevecchio di Samarate. Perché c’è chi nella #democrazia ci crede e la pratica seriamente, e chi crede di poterla utilizzare a proprio vantaggio. 
Buona domenica a tutti e per il 4 Maggio…buon congresso agli amici di Forza Italia!

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