LA FONTANA DI PALAZZESCHI È A SARONNO

che fare di una fontana che non zampilla?

Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchete, chchch/ È giù, /nel cortile/ la povera/ fontana/ malata; /che spasimo! /sentirla /tossire. / Tossisce, / tossisce, /un poco /si tace… /di nuovo /Tossisce./Mia povera /fontana, /il male /che hai /il cuore/mi preme/Si tace/non getta/più nulla./Si tace, /non s’ode/romore/di sorta,/che forse… /che forse/sia morta?

È una vecchia poesia di Aldo Palazzechi, pubblicata nel 1909. Si percepisce, in filigrana, il lessico e il ritmo de “L’onda” di D’Annunzio, quel D’Annunzio che era l’eterno idolo polemico delle Avanguardie, alle quali Palazzeschi si può tranquillamente ascrivere.

Questo testo contemplato nelle antologie della mia verde età, le antologie che oggi ospitano piuttosto romanziere sudafricane, poeti amerindi, saggi indiani, sufi persiani, mi è venuto in mente passando vicino alla fontana collocata sulla destra della facciata della Prepositurale.

Da quanto tempo essa non getta una stilla d’acqua? Non saprei dire esattamente, ma certamente da non poco tempo. Ora, una fontana che non effonde acqua nella vasca è un qualcosa che nega se stesso, una contraddizione vivente. Ma già, vivente è proprio la parola sbagliata.

Immagino che ci siano molti e non indifferenti problemi che impediscono all’Amministrazione di rimetterla in funzione, e non desidero infierire su di essa, soprattutto in questo periodo pasquale.

Desidero anzi proporre una soluzione che salva … direi capra e cavoli, se non fosse che i cavoli con la poesia hanno poco a che vedere (mentre la capra sì, come sa chi ha letto un poco Saba).

Come che sia, mi è rampollata in mente una proposta che permetta all’Amministrazione di non spendere tutto il denaro che ci vorrebbe per farla nuovamente funzionare, nonché di risolvere anticipatamente tutte le altre difficoltà (che peraltro io non so immaginare) che tale operazione evidentemente comporta. E, allo stesso tempo, di regalare una patina culturale a quell’ameno angolo verde della nostra piazza maggiore.

Si tratta semplicemente di applicare sul primo marmoreo cerchio della vasca una piastra bronzea, sulla quale sia inciso: “Fontana di Palazzeschi”.

Tanto, non mi risultano del poeta eredi diretti che possano lagnarsene. E la vera fontana che lo ispirò, e che a leggere i versi in verità stillava ancora qualche goccia, chissà che fine avrà fatto …

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale eletto a Saronno

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