Milano, Lombardia, Autonomia, per efficientare il sistema Paese

“Il significato della riforma sull’autonomia differenziata è cercare di efficientare il sistema Paese, facendo in modo che emerga un principio di
responsabilità maggiore.

Matteo Salvini e Attilio Fontana

L’accusa di voler attentare alla sua unità mi fa sobbalzare dalla sedia, vuol dire che la Costituzione prevede una sua disgregazione. Noi facciamo la nostra richiesta nell’ambito di un percorso legittimo”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia intervenendo in Commissione per le Questioni Regionali nel corso di un’audizione dedicata all’autonomia differenziata.

“Quello che chiediamo – ha spiegato il presidente – è il trasferimento di competenze con le risorse che oggi lo Stato spende per svolgerle. Quindi il costo per la collettività è zero.

Per fare un esempio molto semplice, facendo riferimento alla sanità, nessuno chiede che venga modificato di un euro l’importo dei trasferimenti.

Siamo solo convinti di poter spendere meglio dello Stato le risorse che ci vengono attribuite.

Pertanto risparmieremo dei soldi che tratterremo nelle nostre Regioni, ma senza sottrarli a nessuno”.

“Non cambia nulla – ha proseguito per quanto attiene il concetto di solidarietà rispetto alla situazione attuale.

Oggi versiamo il 43% del Fondo di solidarietà per il settore sanitario: siamo assolutamente convinti che questo continuerà ad essere finanziato nella stessa modalità nei confronti delle altre Regioni che, secondo una decisione non nostra, ma che noi condividiamo, dovranno cercare a loro volta di efficientarsi”.

“Il tema dei costi standard – ha sottolineato – è tutto un altro discorso, che nulla ha a che fare con il tema dell’autonomia, in quanto è dettato da una legge del 2009, non ancora applicata.

Aspettiamo che lo Stato provveda ad approvarli e ad individuare i LEA. Le modalità con cui i livelli essenziali di assistenza dovrebbero essere approvati sono già previste nella legge n. 42 e crediamo che non ci voglia poi tanto per cercare di realizzarli.

Sicuramente non possono essere fatte ricadere sulle Regioni delle questioni che attengono a scelte che devono essere fatte a livello centrale”.

Ricordando che tutto il ‘Sistema-Lombardia’, istituzionale e imprenditoriale sollecita la rapida attuazione dell’autonomia, in merito al coinvolgimento del Parlamento il governatore ha ribadito: “sono convinto che il Parlamento abbia ben diritto di intervenire, magari definendo le linee generali o i princìpi ai quali l’accordo fra Governo e Regioni possa essere realizzato, ma l’iter deve concludersi con un documento sottoscritto solo da queste ultime. Al Parlamento poi la facoltà di procedere o meno alla sua ratifica”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *