Etica e legalità d’impresa: una barriera alla illegalità nelle imprese

di Paolo Bossi

“Nell’interconnessione tra la pubblica amministrazione e società private, i sistemi di prevenzione alla corruzione mirano a valorizzare comportamenti etici al fine di sterilizzare i comportamenti negativi corruttivi”, lo ha affermato Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (A.N.AC.), all’incontro organizzato dallo studio legale Delfino e associati Willkie Farr & Gallagher LLP, in collaborazione con l’Associazione italiana giuristi d’impresa (Aigi) e con il patrocinio della British chamber of commerce e dall’American Chamber of Commerce.

Avv. Maurizio Delfino e Dott. Raffaele Cantone

L’incontro dal titolo “Etica e legalità d’impresa: il ruolo del giurista interno nell’esperienza italiana e angloamericana” si è svolto nella sala Pio Xi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

In questo quadro, il ruolo del dipartimento legale interno delle aziende, come presidio dei sistemi di prevenzione, all’interno delle imprese private e della pubblica amministrazione, ha un ruolo cruciale per la migliore applicazione di procedure e modelli efficienti per prevenire l’illegalità.

Le testimonianze dei diversi importanti relatori quali risulta utile menzionare il Direttore Affari Legali e Societari, Esso Italiana; Giuseppe Catalano – Company Secretary & Head of Corporate Affairs, Assicurazioni Generali; Pietro Galizzi – Head of Legal and Regulatory Affairs, ENI Gas e Luce S.p.A.; Alessandra Ferrari – General Counsel, A2A; Antonia Cosenz – Responsabile Legale e Regulatory Affairs, Banco BPM; il Prof. Avv. Francesco Centonze – Professore di Diritto Penale, Università Cattolica del Sacro Cuore; Maurizio Delfino – Managing Partner, Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher LLP; Jeffrey D. Clark – Partner, Willkie Farr & Gallagher LLP, Washington (D.C.); Peter Burrell – Partner, Willkie Farr & Gallagher LLP, Londra; Gianluca Cattani – Partner, Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher LLP, hanno illustrato come i modelli di comportamento (compliance) abbiano l’obiettivo di valutare il rischio di corruzione ed individuare misure adeguate sterilizzarlo, incentivando l’utilizzo di valori etici, al fine di prevenire comportamenti negativi.

Le diverse testimonianze di relatori internazionali hanno fornito una serie di indicazioni sulle migliori pratiche applicate in Italia e all’estero.

Il programma completo del convegno.

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