Salvini, la Polizia conferma che ha diritto ai voli di Stato

A poche ore dall’avere appreso che la Corte dei Conti ha deciso di aprire “un fascicolo esplorativo” su Matteo Salvini, dopo le accuse sollevate da un’indagine di Repubblica, è stato il Dipartimento della pubblica sicurezza che ha chiarito come il leader leghista, in quanto Ministro dell’Interno, ha “diritto all’utilizzo di aerei di Stato al pari di tutti i soggetti sottoposti al medesimo livello di sicurezza”.

“Penso che il lavoro che sto facendo per gli italiani si da loro apprezzato, e penso di essere uno dei ministri che costa meno nella storia del ministero dell’Interno”, ha commentato Matteo Salvini a margine di un comizio elettorale in vista delle Elezioni europee del 26 maggio prossimo.

L’inchiesta della magistratura contabile, guidata da Andrea Lupi, è stata avviata da un articolo pubblicato da Repubblica che accusava il vice premier Salvini di aver fatto “decine di trasferte con gli aerei della Polizia”. Voli definiti “top secret” e che “sono leciti perché unisce sempre ai comizi un evento ufficiale”.

Ma è proprio il Dipartimento della pubblica sicurezza a smontare l’inchiesta della magistratura contabile, con un comunicato diramato ieri nel quale si legge che “Negli undici mesi di permanenza al Viminale il ministro dell’Interno ha utilizzato gli aerei della Polizia di Stato per 19 tratte, per la durata media di un’ora, che fanno riferimento a dieci giorni”.

Il Dipartimento ha anche ricordato che “al ministro dell’Interno, per disposizione normativa, è attribuito il primo livello di protezione che dà diritto all’utilizzo di aerei di Stato al pari di tutti i soggetti sottoposti al medesimo livello di sicurezza”. Nel comunicato diffuso alle agenzie è stato poi precisato che “i costi di un’ora di volo sono di 1.415 euro complessivi di cui 315 euro sono i costi per il carburante e 1.100 euro per la manutenzione e che parte di queste ore fanno riferimento a pacchetti esercitativi per i quali l’aereo, al di là dell’utilizzo specifico, comunque deve necessariamente essere movimentato”.

Nonostante le continue polemiche, Salvini è determinato a tirare dritto e ha commentato: “Grillo e il Pd mi attaccano, dicono che devo stare in ufficio. Ma se io risolvo problemi, se sto in ufficio o su Marte all’italiano cosa importa?”. “Prima era pieno di ministri che stavano in ufficio ventiquattr’ore al giorno a non fare nulla… – ha concluso Salvini – mentre ora i reati sono scesi del 15%, il mio lavoro va giudicato dai numeri positivi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *