Carl Gustav Jung,padre della psicologia, ricordato dal Grande Oriente d’Italia

di Giuseppe Criseo

“La giusta azione nasce dal giusto pensiero, e non esiste alcuna cura o miglioramento del mondo che non inizi dall’individuo stesso”.

Kesswil26 luglio1875 – Küsnacht6 giugno1961) è stato uno psichiatrapsicoanalistaantropologofilosofo e accademicosvizzero, una delle principali figure intellettuali del pensiero psicologico e psicoanalitico.

Figlio unico, era un tipo solitario e leggeva più che altro letteratura e filosofia, dalla teoria della religione allo spiritualismo (MörikeGoethe, specie il Faust e le conversazioni con Johann Peter Eckermann, KantSwedenborgSchopenhauer, ecc.).

Il libro che più lo colpì fu Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche.

Nel 1900 si laureò in Medicina e Chirurgia con la tesi Psicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti una trattazione sui fenomeni medianici della cugina. Lavorò all’Istituto Psichiatrico di Zurigo e a Parigi seguì le lezioni di Pierre Janet.  Nel 1905 divenne docente all’università di Zurigo.

Conobbe e collaborò con Freud conosciuto in nave nel 1907, con cui litigò per la reticenza del già citato su alcune vicende personali che Jung stava analizzando. I dissidi oltre ad essere personali riguardarono anche altro:

 la libido: mentre per Freud il “motore primo” dello psichismo risiedeva nella pulsionalità sessuale, Jung proponeva di riarticolare ed estendere il costrutto teorico di libido, rendendolo così comprensivo anche di altri aspetti pulsionali costitutivi “dell’energia psichica”. (wikipedia).

Jung, a differenza di Freud, dava importanza alla persona e al suo contesto, e per questo fondò la “psicologia analitica“, altro concetto fondamentale, il tipo, viene introdotto da Jung nel libro Tipi psicologici

Dopo la guerra la relazione tra Jung e il nazismo causò polemiche e dibattiti, ma lui precisò: «Chiunque abbia letto uno qualsiasi dei miei libri non può avere dubbi sul fatto che io non sono mai stato filonazionalsocialista e tanto meno antigiudaico; non c’è citazione, traduzione o manipolazione tendenziosa di ciò che ho scritto che possa modificare la sostanza del mio punto di vista, che è lì stampato, per chiunque voglia conoscerlo”.

Si era occupato del paranormale e esperienze mistiche: «In stato di incoscienza ebbi deliri e visioni che dovettero cominciare quando ero in pericolo di vita e mi curavano con ossigeno e iniezioni di canfora… Mi pareva di essere sospeso nello spazio”.

Su Dio aveva una sua teoria: «Tutto ciò che ho appreso nella vita, mi ha portato passo dopo passo alla convinzione incrollabile dell’esistenza di Dio. Io credo soltanto in ciò che so per esperienza. Questo mette fuori campo la fede.”

Viene ricordato dal Grande Oriente il 13 febbraio a Roma per il “Il Libro Rosso”,  il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi di Jung : “lavorano la Pietra dell’Occidente ma hanno il cuore ad Oriente, dove l’Oriente è l’orizzonte, l’irrazionale che può servire ad aiutare tante persone che hanno paura dell’ignoto e dell’irrazionale. Con Jung, ogni uomo viene messo di fronte al tema degli opposti e alla dimensione umana soprattutto del confronto, del dolore e della sofferenza, vie dolorose che però conducono al rinnovamento dello spirito e dell’umanità”.

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