*Mafie, esempio donne contro ‘ndrangheta sia patrimonio comune*

Verbania, 04 lug. – “Si è svolto ieri in Senato, nella Sala Nassirya, il convegno di presentazione del volume “Le Antigone tra Scilla e Cariddi. Figure anarchiche e ribelli del nostro tempo” scritto dalla ricercatrice Caterina Capponi. Il saggio attualizza le figure della grande letteratura classica ellenica, adoperandole come novelle eroine contro la criminalità mafiosa calabrese. Presenti in sala i senatori della Lega Enrico Montani, Gian Paolo Vallardi e Mario Pittoni, rispettivamente membro della commissione parlamentare antimafia e presidenti della commissione Agricoltura e della commissione Cultura. “É molto efficace la scelta dell’autrice di usare uno dei più classici miti letterari del mondo greco, Antigone, per sublimare il coraggio di donne che avversano, sino all’estremo sacrificio, le logiche prevaricatrici disumane della ‘ndrangheta”, ha commentato Montani. “Testimoniamo con la nostra presenza che ribellarsi alla ‘ndrangheta, alle mafie più in generale, è possibile e giusto; il nostro impegno quotidiano significa rendere onore alle tante donne che hanno sacrificato la propria vita per fronteggiare il sopruso mafioso”, ha aggiunto Vallardi. “Siamo chiamati ad opporci in modo chiaro e inequivocabile. La cultura mafiosa è punire con la morte ed anche oltre e dopo la morte. Ma la combattiva Antigone ha tramandato il suo insegnamento fino ai nostri giorni divenendo l’archetipo di chi decide di non soggiacere al Male, alla violenza, alla inumanità, anche a costo della fine più efferata. Ancora una volta il parallelismo è evidente fra Antigone che si rifiutò di obbedire alla legge del Tiranno per soggiacere a quella divina sino a farsi murare viva e le donne, vittime della ‘ndrangheta, che si sono opposte e si oppongono al potere mafioso”, ha concluso Pittoni”.

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