Comacchio, calano le presenze? Quali cause?

Stagione iniziata male per la “piccola Venezia” che ha visto un graduale allontanamento del pubblico e dei turisti dal suo territorio.

Se in parte il -55% iniziale era dovuto sostanzialmente a un fine aprile e un mese di maggio distroso dal punto di vista climatico, a giugno vi è stata una una bella ripresa.

Portando il dato proiettato ai primi sei mesi si attesta solo a un -15% di presenze contando sia la suggestiva città d’arte e sia i suoi sette lidi.

In parte a questo abbassamento potrebbe aver influito anche alcuni commenti sui post dei gruppi social, così come un pò deriva dai lavori effettuati a stagione iniziata.

Avere il lungomare transennato, essendo un cantiere aperto, non era certo un bel biglietto da visita per chi prendeva informazioni scegliendo dove andare in villeggiatura quest’anno.

Un vero peccato perchè i luoghi sono migliorati, sono state asfaltate le principali arterie stradali e marciapiedi come ad esempio a Nazioni con il viale di accesso, quello del mercato e appunto il lungo mare.

Altro deterrente potrebbe essere la scarsa pulizia nelle spiaggie libere che ci sono, poche peraltro, e i parcheggi a pagamento troppo diffusi.

Secondo il Presidente del Nuovo Consorzio Lido delle Nazioni Gianni Nonnato, “i gestori dei bagni ce la mettono tutta, ci inventiamo serate, eventi attrattivi ogni sera, ma serve un cambio di passo.

Abbiamo messo in campo tante risorse, tanto lavoro, i prossimi appuntamenti che voglio ricordare tra l’altro sono il carnevale, domenica sera alle 21, con i carri che da piazzale Mexico seguiranno tutto il lungo mare per la gioia di grandi e piccini.

A Ferragosto abbiamo pensato anche i fuochi d’artificio, grazie a una raccolta fondi tra stabilimenti balneari e negozi del lido, che affascinano i turisti e sono sempre una romantica cartolina sul mare” spiega il Presidente Nonnato.

Serve un cambio di passo, un’amministrazione che interviene più spesso abbellendo e sistemando il lido, strade e marciapiedi in primis, per scrollarsi di di dosso la nomea che qui non c’è la stessa cura dei lidi romagnoli modello Rimini, dove il -15% diventa solo un -2 o 3%.

Un anno si cresce, un anno meno, è fisiologico, perchè sono tanti i fattori che determinano le scelte dei turisti in una zona piuttosto che un’altra e a maggior ragione il biglietto da visita dev’essere la cura e l’attenzione verso i lidi, motore economico della città.

Nei week end il litorale si riempie, grazie al fatto che si sommano anche le presenze dei proprietari delle seconde case del lido.

Giugno e luglio sembrano andati meglio come presenze, con tanti turisti stranieri, tra tedeschi, polacchi e paesi dell’est, un buon presupposto per invertire la tendenza e riportare il territorio allo splendore che merita.

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