Il CUB denuncia le violazione di legge dell’Agenzia Formativa della Provincia

Riceviamo e pubblichiamo

Le richieste sindacali dei lavoratori dell’Agenzia Formativa della Provincia di Varese non hanno ancora trovato, dopo quasi un anno di interlocuzioni con la Direzione, uno sbocco positivo. Di fronte a reticenze, impegni generici e ricatti, abbiamo deciso come CUB di chiedere l’intervento degli organi/enti a vario titolo preposti alla vigilanza, segnalando, con nota del 25 luglio sottoscritta anche da 22 lavoratori, all’Ispettorato del Lavoro di Varese, all’Asl, alla Provincia di Varese e a Regione Lombardia diverse ipotesi di violazione di norme di legge e del Contratto Nazionale (Funzioni Locali). Un’ azione che ha anche lo scopo di far comprendere al Consiglio di Amministrazione e alla Provincia che un servizio fondamentale come la formazione professionale, che mette in gioco ingenti risorse economiche trasferite dalla Regione Lombardia e dalla Provincia, può essere all’altezza dei compiti solo se è in grado di valorizzare il personale rispettandone professionalità e diritti, non solo economici, e di agire sulla base di principi di trasparenza e rigoroso rispetto delle regole. Queste le criticità segnalate agli organi di vigilanza: 1) mancato riconoscimento della funzione docente, come invece previsto dal DDR 10187/2012 della Regione Lombardia e come accade nelle altre Agenzie; 2) mancato rispetto delle norme regolamentari sull’attività frontale dei docenti (Regolamento della Provincia approvato con delibera 91/2015 che prevede un monte ore di 18 ore settimanali); 3) clima lavorativo improntato più a principi gerarchici/repressivi che collaborativi, carichi di lavoro insostenibili, carenze organizzative, tutti elementi che determinano un forte stress lavorativo, mai affrontato nemmeno attraverso l’adozione (obbligatoria) del Piano in materia di “stress lavoro correlato” previsto dal D. Lgs. 81/2008; 4) Anomalie procedurali e negazione dei permessi della Legge 104 e della legge 151 ai caregiver per l’assistenza ai propri famigliari portatori di gravi disabilità; 5) mancanza di trasparenza nella gestione del lavoro straordinario con imposizione del recupero delle ore effettuate in violazione della norma contrattuale che prevede il pagamento. Mancata istituzione della banca delle ore con conseguente improprio risparmio del 15% di maggiorazione dovuto ai lavoratori; 6) utilizzo di alcuni giorni di ferie del personale a tempo determinato a scomputo dell’orario settimanale di lavoro stabilito nel contratto individuale. Anche la gestione della contrattazione integrativa non sembra coerente e rispettosa delle regole. In primo luogo la costituzione del fondo non rispetta gli stessi indirizzi approvati con delibera del CDA 33/2018 che prevede lo stanziamento di risorse pari alla parte accessoria della retribuzione dei dipendenti della Provincia di Varese (ovviamente rapportata al numero dei dipendenti e alle specificità organizzative dell’Agenzia). Infatti l’Agenzia è disposta a stanziare per il 2019 una somma nettamente sottodimensionata (150.000 euro) escludendo a priori le progressioni orizzontali, invece previste dai CCNL. Inoltre, alla richiesta di applicare questo criterio dal 2018 (obbligo e non facoltà !) il Direttore e il consulente sindacale (proveniente da Afol !) hanno risposto con un ricatto: o accettate per il 2018 lo stanziamento di 80.000 euro o, se continuate a rivendicare di più (in realtà ciò che è dovuto per contratto) non vi daremmo nulla in più nemmeno nel 2019, prospettando pure una riduzione dell’indennità di docenza di circa 500 Euro ! E’ necessario un cambio radicale ! E necessaria la gestione delle risorse umane improntata al rispetto, alla valorizzazione professionale ed economica, è necessario stabilizzare i precari e finirla con le assunzioni a tempo determinato e a partita IVA. Tutto questo è possibile anche risparmiando su alcune consulenze esterne (Afol) e mobilità da Afol, del tutto incongruenti (anche dal punto di vista dell’oculato utilizzo delle risorse di bilancio), vista la presenza di personale interno già formato, che porta in se’ valide competenze professionali, ed ora sottoutilizzato. Il modello Organizzativo efficace ed efficiente è già all’interno dell’ Ente Agenzia, basterebbe seguire gli indirizzi regionali che segnano la strada e la storia della formazione professionale, applicandone le regole, attraverso la valorizzazione del proprio personale ed attivando i numerosi canali di finanziamento previsti per le attività formative, a vantaggio della qualità del servizio, del riequilibrio di bilancio e della crescita professionale degli allievi. O si cambia musica e saremo costretti ad ulteriori iniziative ! Varese, 31 luglio 2019 CUB Confederazione Unitaria di Base – CUB Pubblico Impiego Sedi Provinciali: Via Pasubio, 8 Gallarate (Va) – Tel: 0331/076413; Via De cristoforis 24 Varese – Tel. 0332 – 1574646; Cell. 338 4786156 – pubblicoimpiegovarese@alcobascub.i t

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *