Indaga sulla Pubblica Amministrazione, tolta la scorta?

Caso o normale routine aver tolta la scorta al procuratore aggiunto di Imperia Grazia Pradella.

Qualche sospetto qualcuno dovrebbe averlo quando l’appartamento del procuratore aggiunto, Grazia Pradella viene violato per ben due  volte. Ladri? Si, ma un po’ anomali se portano via i gioielli, lasciano i contanti e si impossessano di un fascicolo e di una notizia di reato sommersi tra altre carte, come avvenuto nel luglio del 2017. Oggi il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Imperia revoca il servizio di scorta al procuratore aggiunto, Grazia Pradella che era stata messa sotto scorta nel 1995,  in seguito alle indagini sulla strage di Piazza Fontana, condotte insieme con il collega Guido Salvini, e la scoperta della pista dei neofascisti veneti. Nel luglio del 2017 lo stesso Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica aveva disposto il rafforzamento del dispositivo di sicurezza  per il furto subito. Il magistrato  si occupa di reati contro la pubblica amministrazioni e a Imperia ha seguito indagini delicate, come nel caso della dottoressa Simona Del Vecchio, ex dirigente della struttura complessa di medicina legale dell’Asl 1 di Imperia processata per i reati di falso, truffa e peculato, con condanna in primo grado a sei anni e sei mesi di reclusione.

Di recente le inchieste, coordinate dal procuratore aggiunto hanno portato all’arresto di quattro soci ‘occulti’ della cooperativa Caribu, l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata, a vario titolo, alla truffa, alla frode e altri reati, oltre che di autoriciclaggio per la gestione di due centri di accoglienza straordinaria per migranti a Vallecrosia e Sanremo. Tra gli  arrestati, indagata a piede libero, l’ex viceprefetto di Imperia, Alessandra Lazzari.  La Prefettura aveva affidato la gestione dei due centri alla cooperativa Caribu, senza la pubblicazione di alcun bando, nonostante che la coop stessa, di fatto, esercitasse  da almeno un anno l’accoglienza, anche in presenza di controlli non adeguati. dei migranti. La Pradella aveva dichiarato che si stavano compiendo accertamenti, tra cui fatture rimborsate sei o sette volte in diversi periodi e presenza di migranti dichiarata piú che doppia rispetto alla presenza reale, mentre la struttura ospitava 38 migranti veniva denunciata la presenza di 81 persone, con evidente speculazione sui relativi costi maggiorati e,come sempre, pagati dal contribuente. Poi se sia giusto o meno aver revocato la scorta non sta a noi giudicarlo e questa é la linea della stessa Pradella, di fatto ancora una volta esiste la preoccupazione di un sottobosco tra Pubblica Amministrazione e Magistratura dove spesso é proprio carente quello che dovrebbe essere l’organo di controllo tra cui, come in questo caso, i funzionari di Prefettura. Tradizione vuole che Ponzio Pilato fosse proprio un prefetto ed é passato alla storia per essersene lavate le mani. ASL e Prefettura sono organi dello Stato e non ci dovrebbe essere nessuna reticenza da parte della Magistratura ad intervenire, che poi la scorta sia stata tolta per vicende legate ai funzionari dei due organi, per far pressione al magistrato, non sta a noi provarlo e tanto meno stabilirlo, ma una certa perplessità di fondo sulla macchina statale rimane.

Gianni Armiraglio

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