Caso cordoni ombelicali: Confconsumatori in campo


Alcune famiglie si sono già  rivolte a Confconsumatori per il caso Cryo Save: l’€™associazione indaga e interverrà  sul piano civile e penale
Dopo che l’€™Ufficio federale della Sanità  pubblica elvetico (Ufsp) ha denunciato l’€™azienda Cryo-Save per violazione della legge sui trapianti e inadempimento degli obblighi di notifica e di cooperazione, Confconsumatori è stata interessata da decine di associati, residenti in Toscana e Lazio, preoccupati e smarriti per le notizie diffuse dalla stampa e per la richiesta di ulteriori somme pervenuta dalla Polonia.
 Secondo le stime sarebbero circa 15 mila in Italia le famiglie che, negli ultimi anni, hanno deciso di depositare il sangue del cordone ombelicale dei propri bambini affidandosi alla società  Cryo Save con sede in Svizzera (visto che la conservazione autologa in Italia non è autorizzata dal Ministero della Salute).  Il costo complessivo dell’€™operazione, per 20 anni di conservazione, si aggira incontro a circa 2-3 mila euro a testa.
 Alla luce delle notizie della sparizione dei cordoni, denunciata all’€™Autorità  Giudiziaria Svizzera, del fallimento della corrispondente italiana e comunque delle condizioni economiche critiche sulla capogruppo Cryo Save, le famiglie hanno manifestato grande inquietudine.
 Per questo  Confconsumatori sta avviando indagini, affidandosi ad un pool di legali e medici, al fine di tutelare in ogni sede civile e penale, anche eventualmente mediante  class action, le famiglie italiane in Italia e all’€™estero, considerando le gravissime ed irreparabili conseguenze che ne potrebbero derivare. Gli interessati possono prendere contatto con gli sportelli di Confconsumatori di Varese e Provincia contattando lo 0332/281.712.

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