Caso di Vincenzo Cerceo, il mistero dell’uranio mai risolto

di Giuseppe Criseo

L’Italia è piena di misteri, di stragi di cui non si è mai saputo nulla di preciso, di magistrati, politici e giornalisti, uomini delle forze dell’Ordine ( Dalla Chiesa, Borsellino, ecc.) eliminati dopo le loro inchieste e indagini.

Un filone tra i tanti ancora aperti riguarda il traffico di uranio.

Ricordiamo il caso di Vincenzo Cerceo.

Nato a Calascio (L’aquila) nel 1945, nel 1965 entra nella Guardia di Finanza, promosso sottotenente nel 67, entra in servizio nel 1969.

Svolge servizio a Brunico ( Antiterrorismo) fino al ‘€™70, poi a La Spezia nel ‘€™73 e divenne tenente, poi a Napoli nel 75 alla Sezione Mobile lottando contro il contrabbando di tabacchi.

Dal 1976 al 1979 ha comandato la compagnia di Marsala, in provincia di Trapani, conducendo tra l’altro, quale collaboratore del giudice Giangiacomo Ciaccio Montaldo, poi assassinato dalla mafia, indagini, nel settore della sofisticazione vinicola, contro i noti fratelli Salvo di Salemi.

Poi ancora a Napoli e infine a Trieste: nel 1991 ha comandato il Gruppo Operativo Antidroga per il Friuli Venezia Giulia.

Entrò in urto a causa delle indagini che portava avanti, col suo comandante a causa delle sue vedute differenti, Cerceo cercava di allargare il suo raggio d’azione coinvolgendo anche i Carabinieri e la Polizia, nel frattempo era diventato Tenente Colonnello.

E pertanto nel 1991 viene trasferito al comando del Gruppo Investigativo contro la criminalità  organizzata per il Friuli Venezia Giulia.

Quale comandante del G.I.C.O. (come sopra detto) avvia indagini su traffici nucleari in questa regione, ma viene esplicitamente invitato a non continuare su quella strada e trasferito all’incarico, per Lui umiliante di “Capo Ufficio Amministrazione”. fonte https://www.radicalifvg.it/cerceo.html

Forse i suoi superiori speravano di indirizzarlo ma lui si non si piegava,preferisce lasciare il corpo a domanda nel 1994, i fondatori del “Movimento dei Finanzieri Democratici” nel 1976, ha collaborato, quale pubblicista al giornale “Polizia e Democrazia” dal 1979 ad oggi, e direttore editoriale del giornale “Il Movimento” nonchè vice-presidente nazionale dell’associazione, legalmente riconosciuta,  denominata “Movimento dei Finanzieri Democratici”.

Ne parliamo visto che stiamo seguendo da tempo il filone della legalità  e di quanti si sono visti negare la possibilità  di proseguire le loro indagini a causa di dissidi coi superiori.

La questione da lui sollevata non era di poco conto, si trattava di Traffico internazionale di uranio.

La sua posizione viene spiegata in una intervista rilasciata al Corriere Nazionale

“Risulta inequivocabilmente dai documenti sequestrati dal GICO di Trieste nella primavera del 1992 ed inviati alla Magistratura, che in questa città  stava funzionando un’€™agenzia di mediazione che trattava con l’€™Est europeo materiale strategico, rubli e materiale nucleare. Su uno di questi fax in arrivo, che furono sequestrati, era scritto esplicitamente che era disponibile immediatamente una partita di materiale nucleare definito red mercury al costo di 24.000 dollari al chilo, pagamento immediato in contanti. La merce era già  nel caveau di una banca tedesca. Questo almeno era scritto sul foglio. A noi del GICO la cosa parve degna di attenzione, ma i nostri superiori gerarchici furono di parere contrario, ritenendo che si trattasse di una truffa”

Una storia degna di essere ricordata per i suoi aspetti “strani” e le pesanti ripercussioni su una materiale delicata e intricata in cui magari ci sono servizi stranieri e movimenti a tutti i livelli.

Il caso divenne scottante tanto che ci venne presentata un’interrogazione parlamentare, visibile a tutti cliccando : http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_05725_11

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05725 presentata da FORLEO FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19921001.

Al Ministro delle finanze. – Per conoscere: i motivi che hanno indotto il Comando generale della Guardia di finanza a trasferire ad un incarico amministrativo, il tenente colonnello Vincenzo Cerceo impegnato a Trieste in delicate indagini su appalti pubblici e su traffici di sostanze nucleari; il perche’ tale trasferimento non sia motivato dal Comando generale della Guardia di finanza, nonostante cio’ sia previsto da una specifica norma di legge del 1990 sulla “trasparenza degli atti amministrativi”; se il contenzioso avviato dal tenente colonnello Cerceo in merito al suo trasferimento, abbia influito sull’abbassamento delle sue “valutazioni caratteristiche” che non hanno tenuto conto del fatto che negli ultimi due anni l’ufficiale ha meritato sei encomi di cui due solenni per l’impegno dimostrato al Comando di un reparto speciale investigativo della Guardia di finanza. (4-05725)

Vicende oscure di si torna a parlare, https://it.sputniknews.com/opinioni/201903247454701-Il-traffico-di-plutonio-nei-mari-italiani/

‘€œPlutonio. Navi a perdere, vincerà  chi avrà  l’€™ultima bomba’€ scritto da Monica Mistretta e Carlo Sarzani di S.Ippolito.

https://www.amazon.it/Plutonio-perdere-vincer%C3%A0-lultima-bomba/dp/8882380947/ref=pd_sim_14_1/259-0903731-5312305?_encoding=UTF8&pd_rd_i=8882380947&pd_rd_r=e68fcbbd-8f40-4066-9d69-f87d1aaa2601&pd_rd_w=ZKQ4E&pd_rd_wg=42DLc&pf_rd_p=de9e9f3d-1be9-4344-9322-83d46447ea51&pf_rd_r=4WX4367V1QXSGR4QHTVP&psc=1&refRID=4WX4367V1QXSGR4QHTVP

Le navi affondate misteriosamente negli anni nei mari italiani non traportavano solo rifiuti tossici e scarti industriali. Secondo il libro inchiesta si sarebbe trattato anche del traffico di plutonio e di materiali radioattivi giunti in Italia dall’€™estero per essere riprocessati negli impianti dismessi e poi utilizzati nella costruzione di bombe atomiche. Il tutto dopo il referendum contro il nucleare.

Nella vicenda sarebbero coinvolte diverse società  dei Paesi NATO. Da dove arrivano i quintali di plutonio in Italia, dove si trovano e verso quali Paesi erano destinati? Sputnik Italia ha raggiunto per un’€™intervista Monica Mistretta, giornalista d’€™inchiesta, autrice del libro ‘€œPlutonio. Navi a perdere, vincerà  chi avrà  l’€™ultima bomba’€, edito da Città  del Sole.

I misteri proseguono visti gli interessi stratosferici, peccato su temi così importanti cada il silenzio, e anche le morti di chi insiste troppo a farsi domande.

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