Coldiretti: 200 bimbi alla vendemmia ‘€œmade in Varese’€

‘€œCosì avviciniamo le nuove generazioni all’€™agricoltura’€

Successo straordinario per il progetto lanciato, a inizio anno scolastico, dalla Coldiretti provinciale

‘€œUn anno denso di impegni, tra lezioni in classe e visite in fattoria: ci rivolgiamo ai consumatori di domani’€

VARESE ‘€“  Con le maestre e i produttori vitivinicoli nei loro vigneti, per assistere in prima persona al ripetersi di una tradizione presente, dai tempi più lontani, anche nel Varesotto: si tratta della vendemmia, un rito antico che affonda le proprie radici nel periodo dell’€™età  romana e che, nei secoli, ha visto autorevoli estimatori, dal cardinale Carlo Borromeo (che apprezzava, in particolare, i vini ottenuti dalle uve coltivate ai piedi del Sacro Monte, ad Angera e Tradate) al poeta Carlo Porta che, nell’€™Ottocento, si spese in elogi nel descrivere le etichette prodotte ad Angera, Mombello, Cassano e Varese.

‘€œE’€™ una memoria che trasmettiamo alle nuove generazioni, nell’€™ambito dei percorsi didattici che Coldiretti Varese ha messo in pista già  a partire da questo primo scorcio d’€™anno scolastico’€ commenta Fernando Fiori, presidente della Coldiretti prealpina.

E così, dopo l’€™orto didattico piantato nei giorni scorsi alla scuola ‘€œSacco’€ di via Brunico, i giovani allievi delle scuole di Varese si cimentano con il mondo della vigna, assistendo alla raccolta delle uve nel circondario della città  capoluogo: un progetto che ha riscontrato un’€™adesione entusiastica, con oltre 200 allievi che, alternandosi, hanno raggiunto in questi giorni i vigneti di Casciago, per osservare il taglio dei grappoli, ben illustrato da Paolo Zanotti dell’€™azienda Il Ronco.                                                                                                                         

Un’€™esperienza sul campo, nel vero senso del termine, tra i filari di Nebbiolo, Croatina e Merlot che il buon clima del mese di settembre, caldo e asciutto, ha reso di qualità  particolarmente alta, con un ottimo ‘€œsprint’€ finale di maturazione: la vendemmia 2019, pur di quantità  contenuta (ma comunque in linea con gli ultimi anni) sta confermando quindi numeri positivi.

‘€œIl mondo della coltivazione della vigna ha catturato l’€™entusiasmo dei nostri giovani interlocutori’€ precisa Luana Tosarello, responsabile di Coldiretti Donne Impresa. ‘€œQuesto ci dimostra continuamente che siamo sulla strada giusta e che il ruolo della didattica agricola ha un ruolo molto importante nella loro formazione. Continueremo quindi su questa via, sia con le lezioni di ‘€œagricoltura’€ in classe, sia con la visita presso le fattorie didattiche che, nel corso dell’€™anno scolastico, apriranno le porte ai giovani alunni, sempre con l’€™obiettivo di promuovere la conoscenza diretta della realtà  agricola territoriale’€.

‘€œPer noi è molto importante dialogare con la società  civile, e di essa fanno parte anche le giovani generazioni’€ conclude il presidente Fiori. ‘€œFornire ai giovani allievi gli strumenti per conoscere e divenire i consumatori consapevoli di domani è per noi un impegno. Ed è importante farlo con la giusta modalità , attraverso un linguaggio e un approccio comprensibile e formativo: ciò comporta impegno e dedizione, e questo evidenzia ancor più il buon lavoro delle nostre imprenditrici agricole, che a questa iniziativa donano tempo ed energie’€.

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